La pressione atmosferica: l’esperimento di Torricelli

Come mai quando stiamo andando in montagna può capitare di sentirsi “tappare” le orecchie? E come mai quando decidiamo di immergerci sott’acqua andando particolarmente a fondo può succede di sentire una sensazione analoga, sempre nelle nostre orecchie? In entrambi i casi ciò che sta cambiando è la pressione che le nostre orecchie percepiscono: in particolare nel primo caso ciò che sta cambiando è la pressione atmosferica.

Se vogliamo misurare la variazione di pressione in un fluido incomprimibile (come l’acqua, per esempio) possiamo utilizzare la legge di Stevino. Se invece volessimo misurare la variazione di pressione atmosferica mentre andiamo in montagna, o anche solo la pressione atmosferica in condizioni “standard”, la legge di Stevino non può essere utilizzata: infatti l’aria è ben lontana dall’essere un fluido incomprimibile.

Lo scienziato italiano Evangelista Torricelli (1608 - 1647), allievo di Galileo Galilei, escogitò un esperimento per misurare la pressione atmosferica, che aggira questo problema. L’idea che sta alla base dell’esperimento è, sostanzialmente, di osservare la pressione atmosferica “agire” su una certa quantità di mercurio e di applicare sapientemente la legge di Stevino al mercurio stesso, per il quale la legge è, invece, valida.