Soliloquio
Definizione
Tecnica di riproduzione delle parole di un personaggio (dall’aggettivo latino solus, -a, -um, “solo, unico, solitario” e dal verbo loquor, loqueris, locutus sum, loqui, “parlare, conversare”) di un’opera di finzione per cui il personaggio parla tra sé e sé (o comunque in modo che altri personaggi non possano udirlo) oppure rivolgendosi a figure o interlocutori immaginari non presenti in scena. È una tecnica distinta dal monologo.
Spiegazione ed esempi
Il soliloquio è una tipica tecnica teatrale (celebri ad esempio i soliloqui di Romeo e Giulietta nella famosissima tragedia di WIlliam Shakespeare) che serve in particolar modo per presentare i pensieri e i ragionamenti di un determinato personaggio; si distingue dal monologo, che prevede invece che il personaggio si rivolge a un personaggio fisicamente presente in scena ma in ascolto silenzioso.
Nelle opere romanzesche, il soliloquio è assai frequente e si caratterizzata sempre come un discorso che, benché sia rivolto dal personaggio a se stesso, mantiene comunque una certa elaborazione stilistica: viene mantenuta la punteggiatura, mentre il lessico e la sintassi, pur adattandosi alle comeptenze del personaggio che parla, presentano una costruzione letteraria e sostanzialmente corretta dal punto di vista linguistico.
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