Alfieri
Volevo sapere se ho capito bene. Al centro delle tragedie di alfieri troviamo il tiranno e l'uomo libero ma i tiranni non vanno intesi come simbolo del potere assolutistico o di qualsiasi altro regime ma rappresentano invece tutti quei limiti che impediscono la piena realizzazione dell'individualitå umana. Mentre la libertà di cui parla alfieri non è una libertà politica ma una libertà esistenziale è più un sentimento che un ideologia. La libertà di cui parla alfieri è qualcosa che non ravvisa lui stesso nella società che gli sta intorno,infatti per evocare questo sentimento fa riferimento al mondo greco e latino. Ecco la mia domanda è la seguente il professore a lezione ha detto che lui si identifica nella figura del tiranno e non in quella dell'eroe che sono portatori degli ideali di libertà di alfieri?
il 15 Dicembre 2015, da Claudia Noto
Ciao Claudia, il tiranno alfieriano è, come spiega il tuo prof, colui che è limitato nella realizzazione della sua individualità, ma Alfieri va oltre in questa interpretazione. Infatti la cosa che il tiranno deve, più di tutte, combattere, è la paura della morte, paura dalla quale deriva la mancata realizzazione del sé. Ma non solo: in realtà le conseguenze dell'attitudine del tiranno sono profondamente politiche, poiché, dalla paura della morte e dalla mancata realizzazione individuale il tiranno riesce a trovare una momentanea e fasulla pace solo attraverso la parvenza di affermazione individuale che può avere attraverso l'oppresione, che chiaramente può ben essere politica. Probabilmente il tuo professore si identifica nel tiranno alfieriano solo per quanto riguarda la prima parte del discorso, quindi il tormento interiore. Ti mando un saluto! :)