Attenzione

Ma mica attendeva la condanna a morte! Attendeva la morte di Tiberio


il 18 Giugno 2015, da Rossella Rizzo

luca ghirimoldi il 19 Giugno 2015 ha risposto:

Ciao Rossella, grazie per la segnalazione; anch’io ho pensato un po’ a come rendere “novissima expectabat” e poi ho optato per questa soluzione. Provo a spiegarti perché: è giusto segnalare come dici tu che Cesare (cioè Caligola) aspetta solo la morte di Tiberio per insediarsi al potere, ma l’aggettivo novus, - a, -um alla forma superlativa (e sostantivata) non ha molto la sfumatura di “novità” (come appunto sarebbe la morte dell’imperatore: una “breaking news” che Caligola attende spasmodicamente…). Consultando il Castiglioni-Mariotti alla voce relativa (p. 841 sulla terza edizione), ho trovato che in questo passo (Tacito, Annales, VI, 50, 5) l’espressione “novissima expectare” può essere resa con aspettare la “morte”: secondo me qui si può dare il senso di “[propria] condanna a morte” o di “[proprio] estremo supplizio” (presente a volte anche in Cesare e altri) e non con “la morte [di Tiberio]” considerando il contesto in cui è inserita l’espressione. Tacito infatti descrive, con un’abilissima sceneggiatura, l’estremo recupero delle forze di Tiberio, che getta nel panico (“Pavor hinc in omnis […]”) tutti coloro che già lo davano per spacciato. L’immagine di Caligola “fixus in silentium” mi sembrava allora emblematica di questa situazione psicologica, emblematizzata nell’antitesi tra la “summa spe” e appunto il “novissima” che incombe sulla sua testa. Altre fonti cartecee che ho consultato (es: “Tacito. Novae voces”, a cura di M. Gori, Milano, Bruno, Mondadori, p. 80) rendono appunto questo termine con “estremo castigo” (che logicamente non può essere quello di Tiberio, ma solo quello del povero Caligola), mentre altre fonti web usano “la definitiva rovina” (che mi sembrava meno perspicuo). Il tocco della “condanna a morte”, oltre che essere in linea con la visione cupa e tragica della Storia di Tacito, è anche adatto al contesto storico della corte imperiale dei primi decenni del I secolo: per dire, lo stesso Tiberio nel 31 d.C. fa eliminare da Macrone (quello che per Tacito sarà il suo sicario) l’ingombrante prefetto del pretorio Seiano. Di ipotesi di congiura è poi piena tutta la storia imperiale romana, con sbrigative eliminazioni di imperatori deboli o di rivali pericolosi per la successione: ci sta che Caligola, dopo essersi illuso di salire subito al potere, sia un po’ preoccupato di fare una fine spiacevole! :) Di sicuro aggiungeremo un po’ di note al testo per dare più informazioni, e sul passo “novissima expectare” proveremo a essere più chiari ed espliciti. Grazie mille ancora per l’intervento, fammi sapere che ne pensi se vuoi. Un saluto e buona giornata.