Economie di scala e rendimenti di scala
In questa lezione, si parla di economie di scala e di rendimenti di scala e come questi ultimi possano essere crescenti o decrescenti. Tuttavia, non mi è chiaro cosa s'intenda per economia di scala e per rendimenti di scala.
il 18 Aprile 2014, da Cristina Cermelli
Concentriamoci sui rendimenti di scala. Un rendimento di scala indica il modo in cui la tecnologia di produzione lega gli input (cioè i fattori produttivi utilizzati: il capitale tecnico, il capitale finanziario, il lavoro, etc) all'output (ciò che viene prodotto dall'azienda). In particolare, cosa succede quando aumentiamo di un certa proporzione la quantità di input utilizzata? Ad esempio, cosa succede se raddoppiamo la quantità di ogni input utilizzato nel processo? Raddoppierà anche l'output? Dipende, appunto, dalla tecnologia di produzione. Affrontiamo la questione con alcuni casi concreti. Abbiamo la ricetta per fare una torta: ipotizziamo per semplicità che con 100 grammi di farina, 2 uova e 50 grammi di cioccolato si possa fare una torta al cioccolato per due persone. Cosa succede se raddoppiamo la quantità degli ingredienti utilizzati? Cosa succede, in parole povere, se usiamo 200 grammi di farina, 4 uova e 100 grammi di cioccolato? Otteniamo una torta al cioccolato per 4 persone. Questo significa che la "tecnologia di produzione" di questa torta esibisce rendimenti di scala costanti: se moltiplichiamo gli input per k (con k che in questo caso è uguale a 2) anche l'output verrà moltiplicato per k. Consideriamo invece una piccola fabbrica di prodotti elettronici: se viene raddoppiata la quantità di tutti i fattori impiegati è molto probabile che l'output aumenti in maniera più che proporzionale, vale a dire che l'output sia più che raddoppiato. Sempre semplificando, se con 10 lavoratori e un impianto di grandezza "x" l'azienda può produrre 100 computer all'anno, con 20 lavoratori e un impianto grande il doppio (quindi "2 volte x") l'azienda produrrà più di 200 computer all'anno (magari ne produrrà 300, o 280, o 320). Quando questo accade (e nei settori industriali accade spesso) diciamo che i rendimenti di scala sono crescenti. Le economie di scala sono un concetto simile ai rendimenti di scala, con la seguente differenza: i rendimenti di scala, come abbiamo detto, riguardano la funzione di produzione dell'azienda, cioè la tecnologia con la quale l'azienda produce. Le economie di scala invece si occupano soltanto dell'effetto che un aumento della scala della produzione ha sul costo medio unitario della produzione. Il costo medio, lo ricordiamo, è uguale a: costo totale/quantità prodotta. Se produrre 100 pagnotte mi costa in tutto 100 euro, il costo medio è 1 euro/pagnotta. Le economie di scala cercano insomma di capire come si evolve il costo medio di produzione al variare della quantità prodotta. Se la quantità prodotta raddoppia, il costo medio che farà? Se il costo medio aumenterà avremo diseconomie di scala, se diminuirà avremo economie di scala. Se rimarrà costante non avremo né economie di scala né diseconomie di scala. Economie di scala e rendimenti di scala sono quindi concetti distinti anche se spesso vengono utilizzati insieme (come ho fatto io in questa lezione). Possono essere considerati concetti equivalenti quando l'impresa analizzata non è abbastanza grande da poter influenzare il prezzo di mercato dei fattori produttivi acquistati. Se un'impresa è molto grande è possibile che la sua decisione di comprare una quantità maggiore del fattore produttivo "tizio" faccia aumentare il prezzo di mercato di quel fattore. In questo caso, se anche l'impresa avesse rendimenti di scala crescenti (quindi se moltiplicando gl input per k l'output venisse moltiplicato per un numero maggiore di k), l'aumento di prezzo del fattore "tizio" potrebbe comunque eliminare l'effetto dei rendimenti di scala e potrebbe aumentare il costo medio della produzione. Spesso tuttavia in microeconomia (la branca dell'economia che si occupa di analizzare le dinamiche economiche "da vicino", nel dettaglio) si ipotizza che l'impresa analizzata sia troppo piccola per influenzare il prezzo dei fattori produttivi che acquista. In questo caso (ma SOLO in questo caso) possiamo dire con sicurezza che SE un'impresa ha rendimenti di scala crescenti ALLORA (a parità di tutte le altre condizioni) ha anche economie di scala. Non esiti a chiedere ulteriori chiarimenti qualora ne avesse bisogno, a presto!
Possiamo quindi dire che i rendimenti di scala portano ad un incremento del fatturato (se aumento la q.tà di output ho, a parità di prezzo, un aumento del fatturato, mentre le economie di scala, agendo sul fattore prezzo, incidono maggiormente sulla marginalità (sempre a parità di prezzo)? - Antonio Marangone 24 Ottobre 2016
errore mio: economie di scala agiscono sul fattore costo, non sul fattore prezzo. - Antonio Marangone 24 Ottobre 2016