GIOVANNI PASCOLI (In viaggio) "CANTI DI CASTEL VECCHIO"
Mi potete spiegare cosa vuole intendere pascoli... siccome mi servirebbe per la tesina?? E l'analisi della poesia siccome non l'ho trovata da nessuna parte ?? ..
il 21 Aprile 2016, da Nermin Mustafoski
Si tratta di nove sestine, cadenzate dal quinario, "Ave Maria", che si ripete, costante, come, a suo tempo, nell'Assiulo, il verso chiu .... quasi a scandire il fischio del treno in partenza. Tra l'altro il quinario è sempre in rima col verso precedente, ad esempio "paesello lungo la via / Ave Maria", ad accentuare il potere evocativo del treno e del suo rumoreggiare, che si alterna il tra "ferreo strepito" e il fischio. - Metro: le sestine sono composte da 5 novenari più un quinario e lo schema rimico è il seguente: ABABCC. - L'Ave Maria giunge da un "paesello sereno", nelle vicinanze, e dunque il verso assume anche la funzione di richiamo a quel paese-nido, in cui vengono depositate certezze, sicurezza, e stabilità. Infatti, il treno "vacilla" e il suo "frastuono" è "or tremulo or piano"; il treno parte per un viaggio che è incerto ( si pensi ai tanti Italiani che migrarono all'estero, senza un futuro preciso e delineato, in cerca di lavoro e fortuna, abbandonando le proprie terre natie ). Compaiono alcuni elementi paesaggistici, tra cui il già citato "paesello", una "casina", che sorride al sole e si tinge del lieve rossore del primo tramonto ( in contrasto con la "nera vaporiera ), e la sera, che esterna pure lei il suo addio, riverberato dall'Ave Maria "che non si oblia". Interessante notare che il paesello si spegne e si chiude ( a chiocciola, su se stesso ), quasi per nascondere al treno, gelosamente, il proprio ritmo naturale, rurale e quotidiano. Inoltre, per il treno, l'Ave Maria segna la partenza ( ed un inizio nuovo, per quanto buio ), per i paesani, invece, il ritorno alle proprie dimore ( e la fine della giornata lavorativa ). C'è dunque una contrapposizione tra due mondi diversi, divisi dalla modernità ( e dalle certezze, che la modernità va abbattendo ). Per giungere ad una conclusione, pur sapendo di non aver esaurito l'argomento, ti faccio presente, infine, che il Pascoli trae ispirazione e modello da una poesia del Carducci, "Alla stazione, in una mattina d'autunno", da "Odi barbare"; potrai notare se confronti i due componimenti, i termini e le immagini in comune. Saluti, Apollonio Rodio, a disposizione per chiarimenti.