Guerra di logoramento vs. guerra di movimento

Definire la II° G.M. guerra di logoramento tout court mi lascia piuttosto perplesso. Volendo escludere le parentesi invernali, in particolare sul fronte ovest, la guerra, almeno in Europa orientale mi pare abbia sempre mantenuto caratteristiche di fluidità abbastanza marcate: penso alle offensive d'inverno->primavera dell'Armata Rossa prima e alle penetrazioni offensive di Patton in Francia e Germania poi (non appena il terreno e le lagne di Montgomery lo permettevano). Cosa sfugge alla mia comprensione? Grazie.


il 30 Maggio 2014, da Alessio Milani

Angelo Giuffredi il 03 Giugno 2014 ha risposto:

La Guerra di logoramento è una strategia che ha l'obiettivo di consumare le risorse materiali e psichiche dei nemici. Forse tu associ "Guerra di logoramento" con "Guerra di posizione", come lo è stata la I°G.M.?


Le perplessità di Alessio Milani sono perfettamente legittime: in termini militari per guerra di logoramento si intende una guerra nella quale il logoramento delle forze nemiche viene cercato come strumento per costringere l'vversario a rinunciare alla lotta ed ad ammettere la propria sconfitta. In questo senso la 1^ guerra mondiale ne è un esempio tipico: preso atto dell'impossibilità di giungere alla attaglia decisiva (prevalenza della difesa sull'attacco) furono lanciate offensive con il solo scopo di logorare l'avversario (esempio più tipico Verdun, 1916) ed alla fine della guerra la Germania si arrese per esaurimento delle proprie risorse (alimentari in primis) ma senza aver subito una sconfitta decisiva sul piano militare. La seconda guerra mondiale può essere più propriamente definita una "guerra di materiali" nella quale tutte le nazioni misero in campo il massimo del proprio potenziale tecnico ed industriale per equipaggiare i propri eserciti e la vittoria finale andò alla coalizione che aveva il potenziale maggiore (basta confrontare le statistiche di produzione di carri armati, aerei, cannoni, navi da guerra e da trasporto, solo per citare i parametri principali). Nessun belligerante però si prefisse il logoramento dell'avversario come unico mezzo per piegarlo, la vittoria venne sempre cercata sui campi di battaglia, attraverso azioni di sfondamento e conquista. - Claudio D'Angelo 07 Novembre 2016