Ho le idee molto confuse!

Qualcuno può farmi un commento su Pitagora parmenide ed eraclito?


il 14 Dicembre 2014, da Niccolo D'elia

Astorino Simone il 14 Dicembre 2014 ha risposto:

Ciao! Riduco il più possibile all'essenziale in modo che riesca a seguire più facilmente, poi ti segnalo alcune lezioni in cui approfondire. Secondo Pitagora e i pitagorici, il principio primo, da cui tutto deriverebbe, sono i numeri: essi ritengono che tutte le cose derivino dai numeri e da questi siano costituiti. I numeri poi sono. Eraclito, invece, sostiene che realtà divenga e "tutto scorre" ("panta réi") - tanto che scrive che "non si può discendere due volte nel medesimo fiume": il fiume infatti non è sempre lo stesso, essendo costituito da acque sempre nuove. Questo divenire è il passare da un contrario all'altro (le cose fredde diventano calde, il giovane diventa vecchio e così via..) che non sono in un vero e proprio conflitto, giacchè non possono stare l'uno senza l'altro e trapassano continuamente l'uno nell'altro. Alla dinamicità delle cose eraclitea si oppone il pensiero di Parmenide, il quale, introduce il concetto di "essere", in riferimento alla realtà in generale. Egli, dopo aver affermato che "l'essere è e non può non essere e il non essere non è e non può essere" (principio che è giustificato da Parmenide con una banale argomentazione: tutto ciò che una pensa e dice è. Infatti non possibile pensare qualcosa che non sia, perchè non si penserebbe), attribuisce all'essere alcuni caratteri: è eterno (non ha inizio e fine e non è nel tempo), è unico e indivisibile, è immutabile e immobile, e finito. Per approfondire ti consiglio questo corso, in cui troverai altre informazioni e sicuramente più esaustive e complete https://library.weschool.com/corso/sintesi-filosofia-presocratici-talete-anassagora-spiegazione-3897.html. Spero di essere stato chiaro, in caso contrario non esitare a farci sapere!