impiego soldati e fronte
Durante i giorni della rivoluzione, ci sono ancora soldati impegnati al fronte?
il 20 Aprile 2015, da Emanuel Sola
Tra la "rivoluzione di febbraio" e la "rivoluzione di ottobre" che portò al potere Lenin vi furono ancora soldati russi impegnati al fronte. Dopo l'abdicazione dello zar Nicola II si creò un governo provvisorio di unità nazionale guidato prima dal principe L'vov e poi dal socialista moderato Kerenskji; entrambi vollero mantenere l'impegno preso dalla Russia con le potenze dell'Intesa. In particolare, Kerenskji promise una riforma agraria, al fine di rilanciare lo sforzo bellico (l'esercito era costituito per lo più da contadini), e ciò fu alla base dello scontro tra il governo provvisorio e l'ala bolscevica del partito socialdemocratico russo. L'offensiva lanciata in Galizia nel luglio 1917 ebbe esito negativo e gli uomini al fronte cominciarono a disertare in massa. Nel novembre 1917 (ottobre per il calendario russo) Lenin salì al potere e il primo atto del nuovo governo fu il decreto sulla pace che, con la firma del trattato di Brest-Litovsk, sanciva l'ufficiale uscita della Russia dal conflitto con il conseguente ritiro delle truppe.