Ineressante osservazione

bella domanda! Io credo che il "cancro" di per sé può manifestarsi in tutte le cellule eucariote, animali e vegetali, è il modo in cui si manifesta in entrambe che ovviamente differisce; ho sentito parlare di un certo "cancro rameale delle piante" che colpisce i rami degli alberi da frutto. Comunque la mia risposta è assolutamente affermativa. Come si sa però, la maggior parte dei casi di cancro avvengono nelle cellule umane per vari motivi, genetici, inquinamenti ambientali ecc... e sono proprio alcuni estratti di fiori o piante che vengono utilizzati come farmaci nelle terapie non invasive. Spero di esserti stata d'aiuto. Ciao ^_^

Grazie mille,davvero - Irene Berti 15 Luglio 2014

Cara Martina, grazie per avere risposto alla domanda di Irene: vorrei solo soffermarmi sulla tua osservazione riguardo l'uso delle piante per la cura tumorale. Hai ragione nel dire che molti composti di origine vegetale possono avere un'azione di prevenzione antitumorale, chemioterapica o adiuvante alla chemioterapia, tuttavia molto spesso nelle piante sono in concentrazioni tali da non poter avere un vero effetto positivo, ma è necessario ottenerle in alte concentrazioni. Per esempio mediante purificazione o sintesi (biotecnologica o chimica). - Stefano Bertacchi 15 Luglio 2014

Hai assolutamente ragione Stefano, un perfetto esempio inerente a ciò che hai detto è il "taxolo", un farmaco usato proprio nella chemioterapia, estratto inizialmente dalle piante e sintetizzati poi dall'industria farmaceutica. Ciao e grazie a te (: - Martina Oleastro 18 Luglio 2014

Cara Irene, le piante possono ammalarsi di cancro in diversi modi, per esempio a seguito dell'infezione da parte di un batterio, chiamato Agrobacter tumefaciens: esso attacca una pianta ferita e ne trasferisce parte del proprio patrimonio genetico, causando una overcrescita (appunto un tumore). Ciò è dovuto alla stimolazione della produzione dei fitormoni (gli ormoni delle piante): il tumore indotto dal batterio è chiamato tumore del colletto. Grazie per la domanda molto interessante, Stefano