ludovico ariosto

LUDOVICO ARIOSTO Il quindicesimo secolo, un’epoca che verrà ricordata come l’inizio di una nuova era, dove abbiamo, da una parte le scoperte scientifiche, geografiche, letterarie e filosofiche che molti uomini hanno portato ai massimi livelli espressivi, da una parte abbiamo il sorgere del cosiddetto intellettuale cortigiano, cioè una persona che effige nelle sue opere espressioni elogiative del proprio signore. Molti intellettuali si sono spinti verso questo nuovo stile di vita, ricordiamo infatti autori come Leonardo Da Vinci e Ludovico Ariosto. Il più importante a livello di intellettuale cortigiano è Ludovico Ariosto. Per lui questo stile di vita raffigurava, all’inizio la possibilità di ricevere, da poche parole scritte su carta, un bel indennizzo per portare avanti la sua numerosa famiglia, ma dal punto di vista individuale, amava anche scrivere opere a carattere autobiografico, cosa che gli risultò molto difficile da praticare, infatti per non ricordare sempre questa avversità, immette nelle sue opere il carattere dell’ironia che divenne, per Ariosto, uno strumento per immortalare lo splendore e la corruzione della vita di corte. Molti dei suoi poemi sono incentrati sulla vita cortese anche se l’apice del successo venne raggiunto con l’opera “l’Orlando Furioso” un poema cavalleresco che riprende l’epica cavalleresca e in particolare il ciclo carolingio (le numerose battaglie di Carlo Magno e dei suoi paladini) e la materia bretone (le avventure magiche del re Artù). Il nocciolo principale di quest’opera è l’amore tra i cavalieri Orlando e Rinaldo per la bellissima principessa del Catai Angelica. Tutto ciò si trasformerà poi in un vero disastro perché Orlando, vedendo baciare Angelica con Medoro, inizierà a distruggere tutto ciò che incontrerà davanti ai suoi occhi, ma la situazione si placherà solo quando Astolfo, il cavaliere saggio, monterà sull’ippogrifo per affrontare un viaggio sulla Luna nella speranza di ritrovare il senno perso di Orlando. Una volta recuperato, Astolfo ritorna da Orlando, gli fa assaporare di nuovo il senno, per poi calmarsi e di terminare la lunga guerra tra saraceni e cristiani. Quest’opera riprende il filone del poema L’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardi. In primis con quest’opera Ariosto volle riaffermare la nobiltà di quell’era, ma da un’altra parte volle fortemente rinnovare i vecchi valori. COMMENTO PERSONALE: Secondo il mio punto di vista chi scrive un grande poema deve per forza essere un grande poeta. Ariosto rappresenta la realtà di quel tempo, tutto ciò viene affermato proprio con quest’opera dove i temi principali, oltre all’amore sono anche i vizi, il declino, la crisi, la pazzia, la vanità e le illusioni dimorano stabilmente sulla Terra, mentre il senno e la razionalità di un uomo sono sulla luna che simboleggia qualcosa di alieno e irraggiungibile. Per quanto riguarda la donna, Ariosto e molto incline nell’affermare come può una donna far ingelosire la vita di un uomo, quindi portatrice di ogni male, di tormento e di angoscia. Molti autori di quelle epoca affermarono che tale descrizione sia identica a quella di Cavalcanti. Anche se ci sono molte temi che riprendono la metrica di Dante per esempio il modo di vedere la selva dell’inferno, infatti Dante afferma che la selva e un posto dove ogni uomo smarrisce la retta via senza più riuscire a trovarla, mentre per Ariosto, la selva rappresenta i capricci e i vizi della società in cui vive. potete leggere questo tema che io ho fatto per piacere se potete al più presto grazie


il 09 Maggio 2016, da Ciro Pugliese

Matilde Quarti il 10 Maggio 2016 ha risposto:

Ciao Ciro, complimenti per l'elaborato, ti segnalo solo alcune cose: Ariosto non scrive per sostenere economicamente la famiglia, infatti la sua attività di cortigiano e chierico, che è quella grazie alla quale può sostenersi economicamente, lo allontana per lungo tempo dalla scrittura. Ti consiglio anche di approfondire meglio la descrizione dei personaggi e i loro tratti personali. A livello linguistico ci sono alcuni problemi di costruzione delle frasi e di scelta lessicale, ma il tuo / la tua insegnante saprà indicarteli meglio, intanto ti ricordo che l'autore a cui Ariosto si collega è Boiardo, non Boiardi. Infine, per quanto riguarda il commento, ti consiglio di aggiungere una riflessione su altre tematiche presenti nell'opera: la guerra tra cristiani e mori, il motivo encomiastico per la casata degli Estensi e la celebre ironia che serve a garantire un equilibrio nella narrazione dei passionali eventi. Ti segnalo alcuni contenuti che possono esserti d'aiuto per questi approfondimenti che ti ho indicato: qui trovi un riassunto della vita di Ariosto, https://library.weschool.com/lezione/ludovico-ariosto-orlando-furioso-satire-4332.html , mentre qui trovi il riassunto della trama dell'Orlando e le sue tematiche principali: https://library.weschool.com/lezione/orlando-furioso-ludovico-ariosto-testo-personaggi-4389.html Ciao!