metrica

Come mai lo schema delle rime è indicato come CDE CDE quando l'ultima sillaba dei due C è diversa ("poi" - "costui")?


il 14 Luglio 2017, da Alvise Osti

Alvise Osti il 14 Luglio 2017 ha risposto:

La domanda è riferita alla lezione sul sonetto "Amor e 'l cor gentil sono una cosa", presente nella Vita Nova di Dante.

Apollonio Rodio il 14 Luglio 2017 ha risposto:

La versione del citato componimento dantesco, che puoi leggere, ad esempio, al sito "letteritaliana.weebly.com", rende ragione dello schema rimico CDE CDE, riportando "pui" - "costui" in luogo di "poi" - "costui" ( che ugualmente costituisce rima per assonanza ). Con la speranza di aver sciolto il dubbio, auguro una lieta serata; Apollonio Rodio.

Fiammetta Bruschini il 17 Dicembre 2017 ha risposto:

Sì tratta della cosiddetta rima siciliana, in base alla quale si possono trovare in rima parole che hanno la vocale O anziché la vocale U, come "poi" e "costui". Ciò nasce dalla particolarità del volgare siciliano, a cui si ispirarono i poeti toscani del 200 e del 300, che utilizza moltissimo la vocale U. Quando tali testi furono copiati in volgare toscano, si preferì modificare il suono U in O, laddove possibile, altrimenti si lasciò la U. Effettivamente, le due parole non sono proprio in rima, ma questo tipo di rimanere venne chiamato Rima siciliana.