operette morali

il ruolo del dialogo tra natura e islandese nella storia del pensiero leopardiano?


il 16 Novembre 2015, da Wiam Hattabi

Matilde Quarti il 16 Novembre 2015 ha risposto:

Ciao Wiam, il Dialogo della Natura e di un Islandese è un testo estremamente importante all'interno della produzione leopardiana, poiché segna un punto di vera e propria svolta nel pensiero del suo autore. Si tratta infatti del momento, di profondo sconforto interiore, in cui Leopardi muove dal cosiddetto pessimismo storico, ovverosia quella concezione secondo cui l'evoluzione del pensiero razionale ha allontanato l'uomo dalla fantasia per relegarlo nel dolore, al pessimismo cosmico, per cui la natura non è più un elemento positivo ma diventa una perfida matrigna. La natura, infatti, in questa seconda fase del pensiero leopardiano, ha creato l'uomo appositamente per farlo sprofondare nella sofferenza. L'uomo allora, come tutte le altre creature, è vittima dell'eterna volontà di autoconservazione della natura, per cui anche l'amore e la procreazione non sono che un'illusione rivolta solamente alla conservazione della specie nel dolore. Il Dialogo della Natura e di un islandese segna proprio l'ingresso di questa teoria nel corpus di Leopardi, che non a caso ha scelto come teatro l'islanda, terra contraddistinta da una natura selvaggia e spesso inospitale, con cui l'uomo si trova spesso a dover lottare. Spero di essere stata chiara, ti mando un saluto!


ho capito più in 15 righe che in 40 pagine di libro .. grazie Matilde. - Wiam Hattabi 16 Novembre 2015

Figurati Wiam! Buono studio allora ;) - Matilde Quarti 17 Novembre 2015

menomale che poi ha scritto la ginestra ;) - Luca Lobina 16 Febbraio 2016

"La natura, infatti, in questa seconda fase del pensiero leopardiano, ha creato l'uomo appositamente per farlo sprofondare nella sofferenza" , leggendo il testo si capisce come questa affermazione sia sbagliata , visto che la natura non si accorge dell'uomo , ne della sua sofferenza ne del suo piacere , non può averlo creato appositamente per farlo sprofondare nella sofferenza , probablimente non si sarà neanche accorta di averlo creato , è come se la natura fosse cieca della condizione dell'uomo , non se ne accorge e non le tange minimamente - Lorenzo Sante 06 Novembre 2017