pensiero pascoliano

dove sta la rivoluzione nel pensiero pascoliano?


il 11 Giugno 2016, da Antonio Rizzuto

Apollonio Rodio il 13 Giugno 2016 ha risposto:

"io vorrei poter riproporre nella sua novità e freschezza quel linguaggio che era tanto sorprendente, in un certo senso tanto scandaloso, per chi lo misuri sulla norma della tradizione letteraria italiana. Insomma, quel potere d'urto, quella risorsa di sorpresa, quella genuinità originaria di innovazione che conteneva il linguaggio pascoliano, vorrei un istante poterla riprodurre innanzi alla vostra fantasia." - cit. Gianfranco Contini. ---- "Si consideri intanto la stupenda possibilità di “descrizione” che presenta il fenomeno stilistico pascoliano (…): “descrizione” anzitutto oggettiva, da laboratorio (se impostata secondo il folgorante schema del Contini, sia pure volgarizzato, delle due categorie letterarie del “monolinguismo” – petrarchistico – e del “plurilinguismo”) ma poi, per una sua intima forza paradigmatica, soggettiva e di tendenza. E ciò nel senso che vi si può fondare una revisione di tutta l’istituzione stilistica novecentesca (da farsi appunto in gran parte risalire alla ricerca pascoliana).” - cit. Pier Paolo Pasolini. ---- Al momento, non mi è possibile risponderti in prima persona, per mancanza di tempo, ma, se non hai particolare urgenza, appena ne avrò occasione, sarò lieto di farlo. Nel frattempo, puoi leggerti le analisi del Contini e del Pasolini ( facilmente reperibili, in estratti, anche in Internet ), che hanno esposto ( meglio di quanto potrei fare io ) le innovazioni del linguaggio pascoliano. Saluti, Apollonio Rodio.