Plotino e le ipostasi

La mia domanda è la seguente: le ipostasi plotiniane sappiamo essere tre e sappiamo anche che sono gerarchicamente intese, ma la terza ipostasi, l'Anima, come va propriamente interpretata? Ho capito che l'Uno è il principio indivisibile, inscindibile, e che è l'oggetto di pensiero della seconda ipostasi, cioè l'Intelletto, che pensa le idee e quindi si scinde in pensante e pensato. Ma l'anima che ruolo svolge, a parte quello di vivificare la materia? E qual è la sua fondamentale importanza? Grazie per l'eventuale risposta!


il 05 Dicembre 2015, da Gianluca Sinno

Apollonio Rodio il 05 Dicembre 2015 ha risposto:

Innanzitutto, l'anima dell'uomo è importante, al pari delle altre ipostasi, in quanto scaturita dall'Uno per emanazione ( e quindi anch'essa è Uno, sebbene "de-gradato", ossia ad uno scalino inferiore, secondo il significato del latino "gradus" ). Poi c'è da ricordare che l'anima è il soggetto attivo del percorso di "risalita" all'Uno, che avviene a ritroso rispetto all'emanazione. L'anima deve svincolarsi dal corporeo e ascendere dal piano dell'individualità a quello dell'universalità. Tuttavia, tale percorso è tutt'altro che semplice e deve passare per le tre vie, del bello, del bene e del vero. Per approfondire, vedi "Plotino e le vie per l’estasi filosofica" sul sito Accademia Platonica. Il testo offre un'ottima sintesi del pensiero plotiniano, con riportate citazioni del filosofo. Forse è un tantino lungo, ma scorrendo troverai ciò che ti interessa. Buona lettura e buona serata, Apollonio Rodio.


Grazie mille per la spiegazione, te ne sono grato. Andrò senz'altro a controllare! Buona giornata - Gianluca Sinno 06 Dicembre 2015