promessi sposi (sesto capitolo)
cosa vuol dire "La mole della polenta era in ragione dell'annata, e non del numero e della buona voglia de' commensali e ognun d'essi, fissando con uno sguardo bieco d'amor rabbioso, la vicenda comune, pareva pensare alla porzione d'appetito che le doveva sopravvivere"
il 31 Marzo 2016, da Abir Serehane
Ciao Abir, il contesto della frase su cui hai dei dubbi è questo: Renzo, nel sesto capitolo, arriva a casa di Tonio che proprio in quel momento sta finendo di cucinare la polenta (la polenta è un piatto tipico del nord italia fatto con grano - o in generale cereali - e farina: https://it.wikipedia.org/wiki/Polenta ). La famiglia di Tonio aspetta intorno al tavolo che la polenta sia pronta, ma senza l'allegria che di solito ci si aspetterebbe da persone che, affamate, stanno per mangiare. A questo punto arriviamo alla frase che hai citato: la grandezza (mole) della polenta dipende dall' "annata", quindi dalla situazione economica e produttiva dell'anno appena trascorso, se è stato un anno ricco ci sarà molta polenta, se è stato un anno povero ce ne sarà poca: in questo caso la polenta è poca. Invece i "commensali" (quindi le persone sedute attorno al tavolo) sono tante e hanno molta fame (la "buona voglia" di cui parla Manzoni). Quindi ognuno di loro guarda storto (bieco) il cibo che deve dividere con tutti gli altri (attenzione: hai scritto "vicenda" ma il termine giusto è "vivanda", quindi "cibo") e pensa alla fame (appetito) che gli resterà anche dopo aver mangiato la propria parte di polenta, che è troppo poca per poter saziare veramente. Spero di esserti stata utile, se hai altri dubbi scrivici! Ciao!