rosso malpelo

Non sono d'accordo con l'analisi pubblicata, in particolare laddove si indicano gli aspetti linguistici e narrativi riconducibili alla poetica "verista". A mio parere, invece, la novella non costituisce ancora un esempio compiuto, in tal senso. Se è vero che l'incipit riprende la visione e la mentalità popolane - estranee al Verga per formazione e milieu sociale, rivelando il tentativo di adottare la voce del volgo, nella novella sono frequenti gli interventi del narratore , che ricerca le cause psicologiche delle azioni e degli atteggiamenti del protagonista e NON si limita a registrarle; sul piano linguistico, poi, abbondano forme inadatte ai personaggi (scelte lessicali afferenti un registro alto, ad esempio). Ritengo, invece, che la novella rappresenti un ottimo strumento non per comprendere le caratteristiche del testo verista, ma per evidenziarne le differenze, ad esempio mediante un confronto con "La roba", dove il narratore si cela dietro i vari punti di vista (il viandante, il lettighiere, i braccianti...) e anche la struttura sintattica e il lessico rivelano una scelta verso un linguaggio più vicino al parlato.


il 06 Marzo 2016, da ROBERTA CASARINI

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