Storia
Il sistema della "curtis"?
il 19 Maggio 2014, da Marco Carlotti
Il sistema della "curtis" nasce nell'Alto Medioevo come evoluzione e passaggio dalla Villa Romana al sistema feudale del Sacro Romano Impero. La corte dell'Alto Medioevo si presenta come erede della villa romana, dominata da un signore che esercitava un potere delegato dal concessore del beneficium, tendeva a rimanere piuttosto isolata dai vicini, priva di fortificazioni e sistema di difesa. La corte del Basso Medioevo, sviluppatasi nel sistema feudale ormai avanzato, era caratterizzata da un castello centrale, retto da un signore dotato di autorità e si avvicinava sempre più a un piccolo stato con fortificazioni, esercito personale e tribunale. La corte era il centro del feudo ed era composta dalla dimora del signora, un castello o un maniero, dalle stalle, dai granai, dai magazzini per la raccolta delle materie provenienti dai territori del feudo, e dalla cappella privata. Poteva trovarsi anche la casa del fattore o del balivo, figura che gestiva l'organizzazione dei magazzini e la giustizia per conto del signore. Il territorio del feudo era differenziato in due tipi di terreni: la "pars dominica" controllata direttamente dal signore e lavorate dai servi e la "pars massaricia", suddivisa in mansi e coltivata liberamente e privatamente dai contadini, che dovevano dare un terzo della rendita al signore proprietario del terreno. Intorno al signore, poi, si trovavano una serie di "amici", che prestavano giuramento di fedeltà al signore in cambio di benefici, come armi, ricchezze e soprattutto terreni. Questo rapporto costituì la parte centrale del sistema feudale successivo.