Intervista ad Alessandro Mendini, architetto e designer.
Mendini racconta gli anni '80 di cui fu protagonista, dirigendo, tra le altre cose, tre riviste tra cui Alchimia e Il compasso d'oro. In quegli anni, spiega il designer, cominciava il suo lavoro alla rivista Domus e continuavano i contatti con i residui dell’architettura radicale.
Fu un periodo intenso per diversi aspetti: sul piano della cultura in generale, a Milano sbocciava il socialismo, dalla Francia giungevano le idee di Jean-Francois Lyotard sul postmodernismo e l’italia era "protagonista del progetto" a livello mondiale, sia in architettura che in design.
Gli anni ’80 furono "anni pop" in cui il design si poneva in modo controcorrente rispetto alla massificazione della cultura. Si cercava un mercato di nicchia che contrastasse il consumismo dell’oggettistica: il ritorno alla terra, la battaglia contro la plastica, il contenimento dell’industria andarono di pari passo ai fenomeni dell’arte povera e della transavanguardia e furono esempi di pre-ecologismo.
In collaborazione con Doppiozero (www.doppiozero.com)
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