Gli anfibi costituiscono una classe di vertebrati. Il nome significa letteralmente “doppia vita”. Il riferimento è legato al fatto che questi animali vivono parte della loro vita in acqua e parte sulla terraferma. Essi infatti subiscono una vera e propria trasformazione, o meglio metamorfosi, durante il loro sviluppo. Per la maggior parte allo stato adulto sono in grado di vivere autonomamente sulla terraferma, ma rimangono comunque legati all’ambiente acquatico, dove depongono le loro uova.
Dall'uovo deposto in acqua, nasce il girino, primo stadio larvare, molto simile a un piccolo pesce, dotato di coda e privo di zampe. Esso respira attraverso branchie. In seguito a processi di metamorfosi le branchie scompaiono e si sviluppano polmoni, per la respirazione sulla terra, e arti per la locomozione. Il ciclo vitale è diverso a seconda delle specie anfibie considerate: lo sviluppo dallo stadio larvale a quello adulto può infatti portare a destini anche molto differenti tra le varie specie.
Metamorfosi di un girino di rana. (a dx foto di un girino)
Nell'adulto la respirazione viene facilitata dalla presenza di una pelle traspirante, caratterizzata da uno strato fortemente idratato che permette l’assorbimento dell’ossigeno. La pelle può essere sia liscia che ruvida, a seconda delle specie e delle loro abitudini: un rivestimento ruvido permette di resistere maggiormente alla disidratazione e, di conseguenza, è tipica di anfibi prevalentemente terrestri; una pelle liscia, invece, costringe l’animale adulto a vivere necessariamente nei pressi di zone acquose. Talvolta sono presenti alcune ghiandole in grado di secernere potenti veleni, come nel caso di piccole rane tropicali.
Anfibi velenosi tropicali: Dendrobates azureus (a sinistra) e Dendrobates aureatus (a destra). Gli indigeni dell'Amazzonia utilizzano il liquido che umidifica la loro pelle per avvellenare le punte delle loro frecce. In inglese infatti questi animali vengono chiamati poison dart frogs, letteralmente “rane freccia avvelenata”.
La classe degli anfibi si divide in tre ordini, i Gimnofioni, gli Urodeli e gli Anuri. Nel sistema di classificazione dei viventi l’ordine è il gruppo tassonomico immediatamente inferiore alla classe.
I Gimnofioni costituiscono l’ordine degli anfibi meno rappresentativo dal punto di vista numerico e comprendono specie dal corpo affusolato e privo di arti, che li costringe a strisciare a terra per muoversi, caratteristiche che li fanno somigliare a lombrici o serpenti. Poichè hanno una vista molto scarsa, si affidano a uno sviluppato senso dell'olfatto per cacciare le prede.
Cecilia anulata (Siphonops annulatus).
Gli Urodeli sono anfibi che mantengono la coda anche dopo la metamorfosi da girino ad adulto: per questo motivo sono chiamati anche caudati. A questo ordine appartengono animali come i tritoni e le salamandre: i primi sono quasi esclusivamente acquatici, mentre le seconde annoverano alcune specie terricole. Fra gli urodeli un anfibio curioso è l’axolotl, raro anfibio messicano in grado di raggiungere la maturità sessuale già nella fase larvale. Il fenomeno è chiamato neotenìa. Il suo corpo infatti mantiene infatti branchie esterne tipicamente larvali.
Francobollo della Russia del 2012 rappresentante il tritone crestato (Triturus cristatus), a sinistra, e una salamandra pezzata (Salamandra salamandra), a destra.
La neotenia: il messicano Axolotl (Ambystoma mexicanum).
Gli Anuri sono l’ordine che comprende oltre l’80% degli anfibi conosciuti e sono contraddistinti dalla mancanza, nell'adulto, della coda (il nome infatti vuol dire letterarlmente “privi di coda”). Come gli urodeli, anche gli anuri sono dotati di una lingua in grado di allungarsi per catturare le prede, e inoltre si spostano saltando da un punto all’altro, facendo leva sui possenti arti posteriori.
Comuni in quasi tutti le parti del globo, all’interno degli anuri possiamo distingue 3 famiglie principali: i bufonidi (i rospi), caratterizzati da dita tozze e pelle spessa e bitorzoluta, i ranidi (le rane) dotati di una pelle liscia e più tendenti a una vita acquatica, e gli ilidi (le raganelle), che possiedono dita lunghe con piccole ventose all’estremità, che permettono loro di vivere sulle piante.
Tre specie di anuri comuni in Europa: il rospo comune (Bufo bufo) a sinistra, la rana temporaria (Rana temporaria) al centro, e la raganella europea (Hyla arborea) a destra.
Credits: Wikimedia Commons Artur Mikolajesvski, Christian Fisher, Crumps, Fabelfroh, Jerzy Opiola, LoKiLech, Ltshears, Pierootura, Miika Silfverberg.