In questa videolezione di educazione finanziaria il professor Andrea Oliva spiegherà i tre diversi modi di calcolo della pensione di vecchiaia: il sistema retributivo, quello contributivo e quello misto.
- Il sistema retributivo si basa sull'ammontare delle retribuzioni percepite dal lavoratore e viene introdotto alla fine degli anni '60. Si tratta di un sistema generoso nei confronti dei lavoratori perché indipendentemente dall'ammontare dei contributi accreditati calcola la pensione in percentuale delle retribuzioni per una media del 2% per ogni anno di contribuzione, fino ad un massimo dell'80% delle ultime retribuzioni per quarant'anni di servizi utili al calcolo.
- Il sistema contributivo si basa sull'ammontare dei contributi accreditati sul conto previdenziale del lavoratore: questo conto, salvo casi particolari, è gestito dall'INPS. Questo sistema viene introdotto nel '95 con la legge Dini, una legge di riforma del sistema pensionistico finalizzata a rendere sostenibile la spesa previdenziale alla luce delle nuove condizioni economiche e sociali: bassa crescita o stagnazione economica, aumento della longevità e riduzione del numero degli occupati in rapporto ai pensionati.
- Il sistema misto prevede una parte di quota calcolata col sistema retributivo ed un'altra parte di quota calcolata col sistema contributivo.
In conclusione verrà spiegato quali sono i lavoratori ai quali si applicano i sistemi menzionati, in base a dei requisiti stabiliti dalla normativa vigente.