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Carlo Sini: l'evoluzione del corpo umano a partire dall'uso delle mani

Secondo il prof. Sini, l'uomo si caratterizza rispetto agli altri animali attraverso due grandi funzioni esosomatiche: 1) la mano, che riesce a elaborare una strumentalità dell'azione (progettualità); 2) la bocca.

Le mani degli uomini, organi inizialmente dedicati alla deambulazione nello stadio dei primati, si sono trasformate in una sorta di "macchina fotografica", cioè una proiezione verso il fuori per avere il dentro. L'uomo ispeziona il mondo attraverso le proprie mani e familiarizza con le cose, imparando a manipolarle.

Il prof. Sini sostiene che noi non abbiamo più bisogno di un'evoluzione biologica, che ci porti progressivamente alla soglia della civiltà e della cultura, perchè una volta che l'abbiamo varcata noi costruiamo corpi artificiali dei quali ci dotiamo e sui quali modelliamo il nostro corpo naturale. Lo stesso corpo umano è, d'altronde, già "artificiale", in quanto fondato sul lavoro litico e sociale; per questa ragione, esso non può più identificarsi con il mondo naturale da cui proviene.
La vera evoluzione oggi è nella cultura, intesa come produzione di strumenti e parole, che muove gli automi umani.

Carlo Sini (Bologna, 1933), filosofo e docente di Filosofia teoretica in diverse università italiane, è autore di numerose opere sui temi della fenomenologia, del pragmatismo e del rapporto tra semiotica e filosofia ermeneutica.
Ha tenuto e tiene tuttora corsi, seminari e conferenze sia in Italia, sia all'estero (Stati Uniti, Canada, Argentina, Spagna, Svizzera e altri paesi europei).