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"Fenomenologia dello spirito", prefazione: il boccio, il fiore, il frutto

ʺIl boccio, il fiore, il fruttoʺ è un esempio della prefazione della ʺFenomenologia dello spiritoʺ di Hegel.
Carlo Sini legge due passi utili a chiarirlo. Nel primo passaggio Hegel dichiara che il vero e il falso non sono contrapposti: il filosofo sta combattendo contro la logica formale, contro la riduzione della verità a ʺverità dell'intellettoʺ, che crede che il vero sia un giudizio (a è b oppure a non è b).
Nel contempo, Hegel si sta schierando contro la posizione kantiana rispetto allo ʺscandalo della filosofiaʺ. Per Kant lo scandalo risiede nella molteplicità dei sistemi filosofici e nel relativismo che tale molteplicità comporta rispetto alla pretesa della verità filosofica.
Hegel non è d'accordo: egli vede nella molteplicità dei sistemi la sostanza stessa della verità filosofica, non il suo fallimento. Il vero e il falso non sono entità contrapposte, nè la verità è un'entità ʺmortaʺ, costituita una volta per tutte secondo il punto di vista dell'intelletto formale: per Hegel, al contrario, bisogna aprirsi a un'idea di genesi e di processo che consenta di vedere lo sviluppo della verità. Essa, infatti, non è un punto di arrivo, un'opinione della mente intellettualisticamente intesa, una proposizione della parola, ma è ʺil progressivo sviluppoʺ.

A questo punto Sini inizia l'analisi del secondo passaggio della prefazione, in cui compare l'esempio del ʺboccio, fiore e fruttoʺ e spiega il legame che, per Hegel, queste singole forme hanno con la verità. Essa deve essere intesa come vita dell'intero, unità organica dinamica non incarnata nelle determinazioni singole nè considerata come qualcosa di stabile e fisso. Da una parte, quindi, la verità è in movimento, dall'altra, l'intero in cui essa risiede è organico: è più della semplice somma di parti che lo compongono.
L'intero è, dunque, un'unità organica maggiore delle sue parti (boccio, fiore e frutto) ma, nello stesso tempo, non sussiste senza di esse. Per questo la Storia della filosofia ha bisogno di tutte le filosofie: tutti i sistemi filosofici sono da considerare come luoghi nei quali la verità si costituisce ed evolve. Nella filosofia hegeliana abbiamo sempre a che fare con l'intreccio di questi concetti: verità, vita e totalità organica.

Carlo Sini (Bologna, 1933), filosofo e docente di Filosofia teoretica in diverse università italiane, è autore di numerose opere sui temi della fenomenologia, del pragmatismo e del rapporto tra semiotica e filosofia ermeneutica.
Ha tenuto e tiene tuttora corsi, seminari e conferenze sia in Italia, sia all'estero (Stati Uniti, Canada, Argentina, Spagna, Svizzera e altri paesi europei).