Per cominciare lo studio della Critica della ragion pratica è importante avere chiaro cosa intendesse Kant con "a-priori". Si hanno degli a-priori che per la conoscenza sensibile sono spazio e tempo e per quanto riguarda la conoscenza intellegibile sono le dodici categorie. Quindi l'etica kantiana per essere valida universalmente deve fondarsi su delle norme dettate dalla coscienza stessa, anch'esse a priori. Secondo questa riflessione ci deve essere una legge morale universale e necessaria che non dipenda dalle contingenze esterne. Possiamo quindi parlare di autonomia della morale, che si contrappone all'eternonomia della morale di tipo, per esempio, utilitaristico o aristotelico. La prima parte del video, sulla Critica della ragion pura, si può vedere qui.
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Kant: introduzione alla "Critica della ragion pratica"
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