John Locke (1632-1704) è il con David Hume (1711-1776) il più importante esponente dell'empirismo inglese e vuole indagare la conoscenza umana in un orizzonte sensibile. In un'epoca di grandi sconvolgimenti politici si situa quindi la filosofia di Locke, teorico del liberalismo, che si fonda su uno spirito fortemente antimetafisico. Locke nel suo Saggio sull'intelletto umano si discosta quindi dalle idee innate di matrice platonica sostenendo, invece, che la mente umana - alla nascita - sia una "tabula rasa". La conoscenza, dunque, deriva direttamente dai sensi e si compone di idee semplici e complesse.
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John Locke e l'empirismo inglese: riassunto
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