"Il foglio-mondo" è un'espressione di Charles Sanders Peirce: per introdurci alla questione, Carlo Sini ricorda un'altra frase alla base della visione della logica del filosofo che recita "Anche la più semplice delle inferenze comporta dentro di sè una filosofia dell'universo". Quest'ultima è una critica fortissima nei confronti del trattamento della logica che si limita agli aspetti tecnico-disciplinari.
Peirce non divide lo studio dell'inferenza e del ragionamento dal mondo: ogni procedimento logico è già una scrittura di mondo, una cosmologia che suppone, invoca e dà un senso al mondo. L'indagine sulla logica in Peirce si collega con la cosmologia ma anche con le scienze normative e per questo è una visione in contrasto rispetto al modo di intendere la logica come disciplina formale/matematica dell'inferenza, come un calcolo raffinato. La logica fa parte dell'etica, è un luogo che si collega con l'estetica e la morale: è qualcosa che discrimina le forme del comportamento in quanto iscritte in una sensibilità ed estetica originaria - ed è qualcosa che, in quanto precisa i modi della condotta, li offre ad una scelta etica. La razionalità non è affidata alla pura logica formale ma alle conseguenze dell'umana condotta: se esse sono buone, la condotta è razionale. In caso contrario, non potrà esserci ragionamento formale corretto che giustificherà conseguenze non buone.
Per entrare nell'espressione "foglio mondo" la proposizione di partenza va allargata dicendo che "anche il più semplice grafo, segno, traccia, comporta dentro di sè una filosofia dell'universo ": tutti hanno implicitamente un senso cosmico, poichè non c'è traccia che non stabilisca subito delle coordinate e non stabilisca subito una mappa, un orientamento, che abbia dentro di se un disegno di mondo come ordine possibile nel mondo e del mondo. Il foglio-mondo di Peirce è un metodo per analizzare il ragionamento ma può essere inteso come luogo per un esame generale della condotta. Si tratta del tema dei grafi esistenziali cui Peirce dedicò molto lavoro teso ad esplorare i confini della logica umana: essi si identificavano con la semiotica, ovvero con la comprensione di come un segno possa rappresentare il mondo.
Carlo Sini (Bologna, 1933), filosofo e docente di Filosofia teoretica in diverse università italiane, è autore di numerose opere sui temi della fenomenologia, del pragmatismo e del rapporto tra semiotica e filosofia ermeneutica.
Ha tenuto e tiene tuttora corsi, seminari e conferenze sia in Italia, sia all'estero (Stati Uniti, Canada, Argentina, Spagna, Svizzera e altri paesi europei).
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