Una qualsiasi impresa, per poter dare inizio alla sua attività aziendale, necessita:
- Dell'apporto di capitali dall'imprenditore individuale stesso.
- Dell'apporto di beni in natura dall'imprenditore.
- Della richiesta ad istituti di credito di forme di prestito per dare inizio all'attività di gestione.
Tutti i casi costituiscono un aumento di patrimonio netto dell'azienda.
Vediamo un esempio di registrazioni contabili dei tre casi sopraelencati.
Data | Descrizione e denominazione conti | Dare | Avere |
01/04 | Apportato capitale dall'imprenditore | ||
BANCA X C/C | € 3.000,00 | ||
PATRIMONIO NETTO | € 3.000,00 | ||
02/04 | Apportati beni in natura dall'imprenditore | ||
FABBRICATI | € 350.000,00 | ||
AUTOMEZZI | € 15.000,00 | ||
PATRIMONIO NETTO | € 365.000,00 | ||
01/05 | Richiesto prestito in banca | ||
BANCA X C/C | € 20.000,00 | ||
MUTUI PASSIVI | € 20.000,00 |
Spiegazione delle procedure contabili:
- La prima scrittura contabile mette in evidenza l'accredito del denaro apportato dal titolare dell'impresa sul c/c bancario (l'importo, infatti, è riportato nella sezione DARE, aumento di disponibilità liquide) che costituisce, pertanto, fonte di finanziamento propria dell'imprenditore, aumentando il patrimonio netto, infatti tale numero viene riportato nella sezione AVERE.
- La seconda scrittura contabile evidenzia l'aumento di "costi" che l'impresa deve sostenere per tali beni durevoli, ovvero immobilizzazioni (gli importi, infatti, sono riportati nella sezione DARE, e costituiscono un aumento dei costi). Da notare, l'aumento del patrimonio netto in AVERE.
- La terza scrittura è una forma di finanziamento. La banca accredita sul c/c l'importo prestato (aumento di disponibilità liquide nella sezione DARE), ma in corrispondenza aumentano anche le forme di debito, infatti i mutui passivi sono riportati nella sezione AVERE (aumento di debiti).