Pietro Metastasio (1698-1782), il cui vero cognome è Trapassi, studia a Roma con il fondatore dell’Accademia dell’Arcadia, Vincenzo Gravina, a cui deve l’avvicinamento ai classici e la scelta del nuovo pseudonimo. In viaggio in Calabria, nel 1717 Metastasio scrive la sua prima tragedia, Giustino, e una serie di componimenti poetici. Alla morte di Gravina, Metastasio decide dunque di trasferirsi a Napoli, dove viene attratto dall’ambiente teatrale e musicale della città. Qui nascono l’Endimione e gli Orti esperidi, ma il suo primo melodramma di successo è la Didone Abbandonata, del 1724. Nel 1730 viene richiamato alla corte di Carlo VI a Vienna, dove si occupa dell’organizzazione di feste e spettacoli e scrive La passione di Cristo, un’azione sacra, Il tempio dell’eternità, una festa teatrale, e il melodramma Demetrio. Al periodo viennese appartiene anche il celebre melodramma del 1733, Olimpiade, con cui Metastasio raggiunge il suo massimo livello compositivo.
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Metastasio: vita e opere
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