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Storia della musica: il Rinascimento, parte 2

Il Rinascimento è un monento di grande cambiamento su molti fronti, sia dal punto di vista politico che, soprattutto, culturale. Per quanto riguarda la storia della musica è al Rinascimento che dobbiamo la nascita della stampa musicale. Se, infatti, Johanes Gutemberg inventa la stampa a caratteri mobili, è Ottaviano Petrucci ad adattarla alla comunicazione musicale, contribuendo in maniera determinante a una incredibile diffusione della materia. Inoltre Vincenzo Galilei, padre di Galileo, nel 1568 pubblica il Fronimo, un metodo per imparare a suonare il liuto, con il quale possiamo dire che nasce ufficialmente la figura del maestro di musica. Un altro innovatore rinascimentale è Alonso de Mudarra, originario di Siviglia, che è il primo compositore di cui ci siano pervenute musiche scritte per la chitarra, nonché il primo ad aver inserito nelle sue composizioni le indicazioni di tempo.
In Inghilterra, invece, opera Robert Johnson, liutista di Giacomo I e Carlo I, che compone originali musiche di scena per alcune opere di William Shakespeare
Da notare, infine, una forma musicale tipica rinascimentale: il tema con variazione, che consiste nel variare la melodia senza modificare lo schema armonico.

I brani eseguiti in questa lezione sono i seguenti: 

La brosse, P. Attaignant (1499-1553)
Guardame las vacas, L. de Narvaez (1500-1555)
Fantasia que contrahaze la arpa en la manera de Ludovico, A. de Mudarra (1510-1580)
Le rossignol, R. Johnson (1583-1634)
Greensleeves, Anonimo, 1500 c.ca