Catarsi
Definizione
Termine (dal greco katharsis, “purificazione”) che in origine indicava la capacità di purificazione connessa ad un rito magico-religioso, per cui il sacrificio di un ”capro espiatorio” (cioè di un animale o di un oggetto su cui si proiettavano le colpe di tutta la comunità) permetteva il recupero dell’originale purezza.
Spiegazione ed esempi
Il concetto di “catarsi” ha attraversato secoli di storia della filosofia e del pensiero, modificando ed ampliando il suo originale significato. In Socrate e nella filosofia platonica, la “catarsi” rappresenta la purificazione dell’anima dalle imperfezioni del mondo e il suo progressivo avvicinamento al mondo delle idee; nella Poetica di Aristotele il termine viene collegato con la liberazione dalle passioni che si sperimenterebbe alla fine della rappresentazione di una tragedia (e come tale il significato si è conservato nella tradizione dell’estetica). Nella psicoanalisi freudiana, il concetto si riferisce al processo con cui un paziente rievoca e fa riemergere dall’inconscio un trauma pregresso, liberandosi dai sintomi del disturbo psichico attraverso una scarica emozionale, detta “abreazione”.
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