Monologo
Definizione
Tecnica di riproduzione delle parole di un personaggio (dal greco mono-, “da solo” e logos, “discorso”) di un’opera di finzione per cui un personaggio si rivolge ad un’altra figura fisicamente presente sulla scena, ma che ascolta in silenzio.
Un caso particolare di monologo è il monologo interiore, tipico del romanzo modernista novecentesco.
Spiegazione ed esempi
Il monologo è una tecnica teatrale, già diffusa nel teatro classico, che si mantiene anche nel teatro moderno e contemporaneo. Basti pensare al brano teatrale più famoso di ogni epoca, quello di Amleto nella scena terza dell’atto I della tragedia shakespeariana; il protagonista crede di essere solo, ma in realtà Polonio e re Claudio, nascosti, lo stanno ascoltando mentre egli si interroga:
To be, or not to be, that is the question:
Whether 'tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune,
Or to take arms against a sea of troubles
And by opposing end them. [...]
Il monologo si distingue dal soliloquio proprio per la presenza in scena di qualcuno che ascolta il personaggio monologante, anche se l’uso del termine, soprattutto in ambito romanzesco, è abbastanza flessibile, identificando molte situazioni narrative in cui un personaggio solitario parla ad un uditorio,anche imprecisato.
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