Filosofia antica
il problema dell'essere riferito a Parmenide
il 28 Gennaio 2016, da Alessandra Masci
Ciao Alessandra, Parmenide avvia il suo discorso sull'Essere con una disgiunzione: è o non è. Non si può pensare una terza cosa. Questa disgiunzione è assolutamente necessaria. Parmenide passa quindi a indagare il soggetto del verbo: cio che è e ciò che non è. Nonostante l'unica strada percorribile sia quella di ciò che è, perché non è affatto possibile dire o pensare ciò che non è, gli uomini seguono una terza via, detta dell'opinione plausibile, che mescola in sé "è" e "non è", per esempio quando parlano di nascere e morire. Infatti la nascita è essere che succede a un non essere, mentre la morte è un non essere che succede a un essere. Insomma, l'unica cosa di cui si può dire con certezza che "è", è l'Essere: unico, indivisibile, immobile, immutabile, imperituro, uno. In bocca al lupo per l'esame, ti lascio questo link con una video-lezione di Jacopo Nacci proprio sull'Essere di Parmenide sperando che possa esserti utile: https://library.weschool.com/lezione/filosofia-riassunto-parmenide-poema-sulla-natura-2299.html Un saluto!