Filosofia di parmenide

Ciao Andrea, Parmenide è un filosofo greco attivo ad Elea intorno al 500 a.C. che espone la sua filosofia attraverso un poema in cui racconta di un viaggio che avrebbe compiuto dalle tenebre alla luce per poter ricevere gli insegnamenti di una divinità. Il poema è una grande allegoria della ricerca filosofica che deve partire da ciò che può essere detto e pensato, quindi dall'esperienza sensibile che ha una sua necessità interna. Vi sono quindi tre vie, la via dell'assoluta verità, la via delle opinioni fallaci e la via dell'opinione plausibile. La via dell'assoluta verità è quella dell'essere, infatti data la disgiunzione "è o non è" non è possibile dire una terza cosa oltre ad "è" e a "non è". La via dell'opinione fallace, allora, è quella che implica il dire ciò che non è, mentre la via dell'opinione plausibile, che è quella che generalmente seguono gli uomini, mescola essere e non essere. Parmenide inoltre introduce il ragionamento deduttivo, ovvero quel ragionamento che parte da premesse per giungere alle conclusioni; il particolare Parmenide si concentra sulla dimostrazione per assurdo. Per quanto riguarda l'Essere per Parmenide è uno, ingenerato, immobile e immutabile, lo identifica in una sfera, compatta, compiuta, priva di imperfezioni. Spero di esserti stata utile, se dovessi avere ancora dubbi ti lascio il link di questa video-lezione in cui Jacopo Nacci spiega la filosofia parmenidea: https://library.weschool.com/lezione/filosofia-riassunto-parmenide-poema-sulla-natura-2299.html Ciao! :)

Parmenide sostiene che l'essere è in quanto è, e il non esse non è in quanto non è. solo che già affermando questa sua teoria sbaglia poichè implica il non essere. Inoltre per parmenide l'essere è immutabile e unico, e per affermare ciò sostiene che i sensi ci ingannano e quindi ogni cosa che noi percepiamo attraverso i sensi è illusoria. inoltre pensa che essere pensiero e linguaggio siano stretamente legati tra di loro, cosa che però verrà contrastata dalla teoria del sofista Gorgia.