forza centrifuga

Salve, vorrei chiarire un piccolo dubbio, per sapere se ho capito bene il concetto di forza centrifuga. In un moto circolare il vettore velocità, che è tangente al raggio della circonferenza, continua a cambiare direzione per via dell' accelerazione centripeta diretta verso il centro. Della velocità rimane costante solo il modulo. Per il 2 principio della dinamica essendoci una accelerazione possiamo determinare una forza, in questo caso la forza centripeta che è diretta verso il centro. Quando avviene però un accelerazione (negativa o positiva) del sistema di riferimento non inerziale, entrano in gioco le forze fittizie, per poter spiegare determinati fenomeni. Per lo stesso principio di quanto un autobus frena bruscamente e siamo sparati in avanti con la stessa velocità che avevamo prima della frenata, anche quanto c'è una variazione di accelerazione del sistema di riferimento non inerziale in un moto circolare tendiamo a mantenere la stessa velocità prima della variazione dell'accelerazione e quindi perpendicolare al raggio.


il 12 Gennaio 2016, da ciao ciao

Giovanni Barazzetta il 14 Gennaio 2016 ha risposto:

Ciao ciao ciao! Il ragionamento da seguire per parlare di forza centrifuga è il seguente. In un moto circolare la traiettoria è una circonferenza; la velocità, che è un vettore sempre $\textit{tangente}$ alla traiettoria (come spiegato qua https://library.weschool.com/lezione/velocita-media-velocita-istantanea-formula-moto-rettilineo-uniforme-formule-14581.html), deve per forza cambiare la propria direzione. Per definizione di accelerazione, se la velocità cambia deve esserci un'accelerazione e, in virtù del secondo principio della dinamica, una forza. Ma tutto questo avviene per un osservatore solidale con un sistema di riferimento inerziale: che cosa succede per un osservatore solidale con il punto che si muove di moto circolare? Questa esperienza è spiegata qua: https://library.weschool.com/lezione/forza-centripeta-e-forza-centrifuga-definizione-e-differenze-6968.html. Quel che succede è che il sistema rotante non è inerziale, ma questo il povero osservatore non inerziale non lo sa (almeno sino a quando un suo amico inerziale non glielo dice): allora cerca di spiegarsi alcuni fatti mediante l'invenzione di alcune "forze". In particolare, un osservatore (non inerziale) che si muova di moto circolare uniforme rispetto ad un altro osservatore si sente spinto in una certa direzione: se l'osservatore inerziale interpreta questo fatto come un'applicazione dei principi della dinamica che abbiamo riassunto prima, l'osservatore non inerziale non può far altro che supporre che ci sia una misteriosa forza che spinge oggetti che si dovrebbero muovere di moto rettilineo uniforme in una certa direzione. Inoltre, è sufficiente una variazione della velocità di un sistema di riferimento (rispetto ad un altro) perché esso non sia più inerziale: una variazione dell'accelerazione non è necessaria. Il concetto è abbastanza delicato: spero di averti chiarito un po' le idee. Se hai altri dubbi, non esitare a chiedere! Ciao e buona giornata :D