Il Cosmo

I filosofi, a partire dai naturalisti ionici, cosa pensavano fosse o cosa intendevano con nome "Cosmo"? Consideravano solo il pianeta Terra e le stelle visibili di notte, o pensavano ci fosse qualcosa aldilà del visibile? Grazie Giovanni Gadano


il 30 Aprile 2014, da Giovanni Gadano

Astorino Simone il 02 Maggio 2014 ha risposto:

Il Cosmo compare, prima della filosofia, con Esiodo. Nella sua "Teogonia", infatti, viene trattata la genesi dell'Universo a partire da un Caos Primordiale. Il Cosmo viene, in seguito, trattato da Anassimandro: egli spiega che la genesi di questo deriva dal freddo e dal caldo. In particolare: il freddo ha generato l'aria, sotto l'effetto del caldo; mentre il fuoco si sarebbe "spezzato" in tre, dando origine a stelle, astri e luna. Ma il cosmo prende importanza con i Pitagorici: il termine "cosmo", deriva da "kosmos", vale a dire "ordine" e con questo termine essi indicarono l'universo. Viene spesso detto infatti che "Pitagora per primo chiamò l'insieme delle cose cosmo, per l'ordine che vi regna" e "i pitagorici dicono che cielo, terra, dei e uomini sono tenuti assieme dall'ordine". Senofane, in seguito, sosterrà che Dio è il cosmo. Ma se con i primi pensatori il cosmo era considerato un po' "il tutto", con Platone diventa solo il sensibile. Per gli Stoici, invece, il cosmo sarà una sorta di grande organismo in cui tutto è vita: ma, siccome Dio è inscindibile dalla materia, allora Dio e cosmo coincideranno (panteismo). Comunque l'accezione di cosmo è poi rimasta nella storia del pensiero in ambito fisico ed è venuta ad indicare nei seguenti secoli ciò che oggi intendiamo. Spero di esserti stato d'aiuto!