Termodinamica
Quali implicazioni storiche e pratiche derivano dal terzo principio della termodinamica?
il 21 Ottobre 2016, da Eleonora Costa
Ciao Eleonora! Mi verrebbe da dire che la prima conseguenza di questo teorema è di impostare un valore fisso ed assoluto per una scala, quella dell'entropia, in uno stato ben preciso. In fisica, di solito, quello che misuriamo con i nostri strumenti sono le variazioni di certe quantità osservabili: un riferimento viene spesso preso arbitrariamente. Ad esempio, siamo in grado di misurare le differenze di potenziale elettrico in diversi punti dello spazio, cioè sappiamo dire che tra lì e qui ci sono tot Volt di differenza, ma non sappiamo dire quanto vale il potenziale elettrico lì o qui. Di fondamentale importanza sono quindi quelle scoperte o quei teoremi che stabiliscono, in determinate condizioni o sotto certe ipotesi, che un'osservabile vale un valore ben preciso, non in riferimento ad altri valori della stessa: è il caso del terzo principio della termodinamica. Per le implicazioni pratiche, ci dice che non è possibile raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di trasformazioni. Quindi, o ci accontentiamo di avvicinarci allo zero assoluto, o, per raggiungerlo, dobbiamo "barare". E questo ha spinto gli scienziati a svolgere ricerche nel campo delle nanotecnologie e della meccanica quantistica, il che mi sembra un buon risultato. Quindi, evviva il terzo principio!