Verifica: "I Promessi Sposi", genesi e trama dell'opera
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Manzoni decise di rappresentare proprio la società milanese del XVII secolo poiché, ai suoi occhi, risultava essere l’unica caratterizzata da così tanti disordini, follie e passioni.
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Manzoni, ispirato dalla lettura di Walter Scott nella scelta di dedicarsi alla stesura de “I Promessi Sposi”, dichiara però di voler evitare l’errore principale del suo predecessore, ovvero:
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Da che punto di vista viene osservata la storia in Manzoni?
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Manzoni, col pretesto della stesura dei “I Promessi Sposi”, compie anche un’analisi sulle ragioni dell’arretratezza italiana.
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L’approdo al romanzo da parte del Manzoni è l’esito di un percorso inclusivo, durante il quale l’autore sperimenta e unisce vari generi letterari, tra cui anche quelli della tradizione letteraria alle sue spalle.
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Quando Manzoni decide di applicarsi alla stesura de “I Promessi Sposi”, in Italia il romanzo era considerato un non-genere letterario.
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Nella nota lettera a Claude Fauriel del 1822 Manzoni spiega:
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La versione definitiva dei “Promessi Sposi” è molto più lunga ed articolata della prima stesura, e la lingua utilizzata è sicuramente più vicina al toscano.
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Quali sono le fonti attraverso cui Manzoni sottopone a revisione linguistica “I Promessi Sposi” per l’edizione definitiva del 1840?
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