Verifica su "Ciclo di Aspasia" e "Ultimi Canti" di Leopardi
-
1/9
Nel Ciclo di Aspasia Leopardi mette in discussione il proprio sistema filosofico, facendolo evolvere da una concezione profondamente pessimistica, in cui si dimostra “l’infinità vanità del tutto”, a una nuova visione della vita e dell’amore.
-
2/9
Quale concezione del desiderio viene mostrata da Leopardi in A se stesso?
-
3/9
Perché l’Ottocento viene definito da Leopardi “il secolo superbo e sciocco” nella lirica La ginestra?
-
4/9
Nella lirica La ginestra viene teorizzata l’impossibilità di un legame di solidarietà e fratellanza tra tutte le specie nella consapevolezza del comune destino tragico dell’esistenza, perché non si può vincere in alcun modo la forza della Natura matrigna, crudele e indifferente.
-
5/9
Si può affermare che ne La ginestra l’emblema della scrittura poetica diventa il profumo del fiore, che si spande per il paesaggio desertico delle pendici del Vesuvio?
-
6/9
In A se stesso Leopardi dimostra una grande conoscenza delle teorie filosofiche di Schopenhauer, da cui è profondamente influenzato?
-
7/9
Cosa intende in A se stesso Leopardi con “Il brutto poter che, ascoso, a comun danno impera” (vv. 14-15)?
-
8/9
L’ultimo verso della lirica A se stesso (v. 16: “l’infinità vanità del tutto”) da quale opera veterotestamentaria è tratto?
-
9/9
Ne La ginestra Leopardi prende posizione contro alcuni ideali romantici, mostrandone l’infondatezza. In quale altro componimento dell’ultimo periodo viene espressa questa critica in maniera ironica?