L'AIDS, o sindrome di immunodeficienza acquisita, è una malattia causata dal virus dell'HIV.
Essa è caratterizzata da uno stato di profonda immunodepressione, condizione nella quale si ha un indebolimento del sistema immunitario, che favorisce lo sviluppo di infezioni secondarie, tumori secondari e malattie di tipo neurologico.
Come si trasmette il virus?
Sono riconosciute tre modalità principali: trasmissione sessuale, trasmissione parenterale e trasmissione materno-fetale.
1) La trasmissione sessuale è responsabile ogni anno del 75% di nuove infezioni. L'HIV è contenuto, infatti, in elevate concentrazioni all'interno del liquido seminale che, entrando in contatto con un soggetto sano sia attraverso la mucosa, sia attraverso ferite, può contagiarlo in breve tempo.
2) La trasmissione parenterale avviene tramite il contatto tra sangue sano e sangue infetto. E' la maggiore causa di contagio nei soggetti tossicodipendenti, che spesso si scambiano siringhe infette.
3) La trasmissione materno-fetale, infine, si verifica quando una donna sieropositiva rimane incinta. Il passaggio del virus dalla madre al figlio può avvenire in tre momenti diversi: in utero, durante il parto o con l'allattamento.
Non esistono oggi nè una cura, nè un vaccino contro l'AIDS; abbiamo, tuttavia, a disposizione dei farmaci detti "antiretrovirali" che, somministrati in combinazioni diverse, possono aiutare a tenere sotto controllo la replicazione virale e, quindi, la gravità dei sintomi che verranno sviluppati nell'organismo colpito.
Cecilia Steinwurzel è laureanda in medicina all'Università Statale di Milano. Fa inoltre parte di Antares, un'associazione di pittori senza scopo di lucro.
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AIDS e virus dell'HIV: sintomi, contagio e prevenzione
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