Che collegamento c’è tra il Decameron di Giovanni Boccaccio e l’ascesa della classe mercantile italiana? Quali sono i punti di contatto tra la nuova classe media e la figura di Andreuccio da Perugia?
Luciano Canova, economista e divulgatore scientifico, ripercorre la nascita e l’affermazione di una nuova classe sociale proprio negli anni in cui messer Boccaccio componeva il suo capolavoro; il mercante, che basa i propri successi (e la propria conquista della happiness) sull’intraprendenza e la capacità di affrontare i rischi del mestiere, non è solo un modello di ispirazione per alcuni dei più riusciti personaggi del Decameron (oltre a Andreuccio, pensiamo a Landolfo Rufolo o Cisti fornaio) ma anche una figura che ribalta i canoni sociali del tempo.
Dinamico, spigliato e portatore di una nuova visione del mondo - in cui confluiscono cristianesimo francescano, philìa aristotelica e modernizzazione degli strumenti di pagamento e di scambio economico - il mercante fa sue le armi dell’ingegno e conta nell’aiuto della fortuna per costruire il proprio benessere personale: la sua avventura, come per l’Andreuccio della novella boccacciana, comincia sulla piazza del mercato, luogo per eccellenza di scambi e contatti e culmina nella grande civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento.
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