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Le congiunzioni coordinanti e subordinanti

La congiunzione: una definizione

Cosa intendiamo quando parliamo di congiunzione? Le congiunzioni (dal verbo latino coniungere, “unire, collegare, congiungere”) sono quelle parti invariabili del discorso con cui colleghiamo due o più parole di una frase o due proposizioni tra loro.

Le congiunzioni possono essere semplici o composte:

a) Le congiunzioni semplici consistono in una sola parola: e, se, , quindi, o, ma, anche, che, ecc.
b) Le congiunzioni composte - come dice il termine stesso - sono composte da parole che sono analizzabili come distinte, ma sono formate da due o più parole unite: oppure (o + pure), neanche (+ anche), nondimeno (non + di + meno), ecc.

Oltre a questi due gruppi, inseriamo tra le congiunzioni anche le locuzioni congiuntive, che sono composte da più parole distinte tra di loro: visto che, appena che, dopo che, con tutto ciò, per la qual cosa, anche se, dal momento che, in modo da, ecc.

La funzione di una congiunzione può essere coordinante oppure subordinante; il loro uso, quindi, coinvolge non solo l’analisi grammaticale, ma anche quella logica e del periodo.

 

Cosa vuol dire congiunzione coordinante?

 

Una congiunzione è coordinante quando unisce due frasi o parti di frasi che sono equivalenti e che, dal punto di vista logico, sono collocabili sullo stesso piano. Negli esempi:

Andrea e Marco hanno fatto merenda con me;
oppure: C’era vento, ma sono andata al mare.

la congiunzione “e” lega tra di loro due nomi propri di persona (che svolgono la funzione di soggetti) o, nel secondo caso, due proposizioni distinte tra loro ma indipendenti l’una dall’altra.  Le congiunzioni coordinanti si distinguono a loro volta in alcuni gruppi, in base alla funzione logica che svolgono.

- Congiunzioni copulative (positive o negative): collegano due elementi che dal punto divista logico sono simili tra loro; tra di esse troviamo: e, , anche, pure, inoltre, ancora, perfino, neanche, neppure, nemmeno, ecc. Ad esempio:

Andrea e Marco mi hanno chiamata ieri;

non ho caldo freddo.

- Congiunzioni disgiuntive: mettono in alternativa un elemento della frase con un altro, come: o, ovvero, ossia, oppure, altrimenti, ecc. Ad esempio:

Preferisci la pasta o la carne?;

Andiamo al mare oppure in montagna.

- Congiunzioni avversative: indicano un opposizione logica tra i due elementi che collegano, come nel caso di: ma, tuttavia, però, al contrario, per altro, ciò nonostante, pure, eppure, anzi, bensì, piuttosto, invece, nonostante, ecc. Ad esempio:

Volevo andare al cinema però non avevo soldi;

Ha chiamato Sara ma tu non c’eri.

- Congiunzioni conclusive: introducono una conclusione all’interno di un ragionamento (e quindi si trovano spesso tra due proposizioni), come: dunque, perciò, quindi, inoltre, insomma, pertanto, allora, per cui, ecc. Ad esempio:

Non ho fatto i compiti, quindii miei genitorimi hanno sgridato;

Ho mangiato troppo gelato, perciò ho il mal di pancia.

- Congiunzioni dichiarative/esplicative: indicano una spiegazione successiva a una affermazione appena precedente, che viene così sviluppata e ampliata; sono: infatti, difatti, in effetti, effettivamente, in realtà, ossia, ovvero, vale a dire, ecc. Ad esempio:

Sto sudando, infattici sono trentacinque gradi:

Mario è un ammiraglio, vale a dire il capo della nave.

- Congiunzioni correlative: mettono in corrispondenza due elementi della frase, stabilendo un parallelismo: e...e, o...o, sia...sia, né...né, ora...ora, non solo...ma anche, tanto...quanto, tale...quale, ecc. Ad esempio:

Non mangio la frutta, la verdura;
Non solo Gianni ha mentito, ma ha anche cercato di truffare tutti noi.

 

Cos’è la congiunzione subordinativa?

Una congiunzione è subordinante quando collega due frasi collocandole su piani logici diversi tra loro, e quindi creando un rapporto di dipendenza 1. Ad esempio, nella frase: “non sono venuto alla tua festa perché ero malato”, il predicato verbale della proposizione subordinata “ero malato” dipende dalla frase principale “non sono venuto”, mentre “perché” svolge il ruolo di una congiunzione causale.

Anche queste congiunzioni si distinguono in diversi gruppi:

- Congiunzioni causali: introducono la causa o la motivazione di ciò che viene detto nella frase reggente, come: perché, poiché, siccome, giacché, in quanto che, dato che, ecc. Ad esempio:

Mi sono svegliato perché ho fatto un incubo;

oppure: Andiamo a trovare la zia, visto che è malata.

- Congiunzioni finali: indicano lo scopo di un’azione espressa dalla principale, ad esempio: perché, affinché, tanto che, cosicché, ecc. Ad esempio:

Ha corso molto veloce, tanto che ha vinto la gara;
oppure: Studierò velocemente poiché voglio andare in piscina.

- Congiunzioni temporali: danno un’indicazione di tempo, come: quando, finché, fin quando, ogni qual volta, ogni volta che, da che, da quando, dopo che, prima che, intanto che, ecc. Ad esempio:

Ho aspettato finché Clara è uscita;

Matteo è depresso da che ha perso il lavoro.

- Congiunzioni concessive: introducono le subordiante concessive esplicite, e sono: sebbene, anche se, nonostante, benché, anche quando, qualora, ecc. Ad esempio:

Ha fatto finta di niente sebbene sapesse la verità;

Ha indossato il maglioneanche se faceva caldo.

- Congiunzioni dichiarative: quando introducono una spiegazione rispetto a una dichiarazione della frase precedente, come: che, vale a dire, come, cioé, ecc. Ad esempio:

Valeria è partita per la tangente, vale a dire non smette più di parlare;

Questo mi dispiace, cioè la cattiva influenza di Paolo su Luca”.

- Congiunzioni condizionali: fungono da introduzione a una subordinata condizionale esplicita, e sono: se, qualora, purché, a patto che, ecc.

Sarei andata via se tu non me lo avessi impedito;

oppure:Te lo presto purché me lo riporti.

- Congiunzioni modali: indicano il modo in cui l’azione viene svolta o compiuta, e sono: come se, come, nel modo che, ecc. Ad esempio:

Ha parlato come se non gli importasse nulla.

Si è comportato nel modo che gli avevo consigliato.

- Congiunzioni avversative: legano due frasi che sono in opposizione logica tra loro. Sono: mentre, ma, quando, ecc. Ad esempio:

Sono andata al cinema mentre Anna è andata a fare la spesa;

Non sono arrabbiato ma sono triste.

- Congiunzioni limitative: indicano una limitazione rispetto a ciò che viene detto nella principale, come: senza che, fuorché, tranne che, eccetto che, per quello che, a meno che, ecc. Ad esempio:

Mi piacciono tutti i libri tranne che quelli di matematica;

Giovanni è guarito, per quello che ne sappiamo.

- Congiunzioni comparative: introducono un secondo termine di paragone rispetto a ciò che viene detto nella principale, come: come, così...come, che, di quanto, ecc. Ad esempio:

Michele preferisce bere un caffé che una camomilla;
Il film era molto più bello di quanto dicesse Lucia.

- Congiunzioni relative: introducono le subordinate relative esplicite ed implicite. Sono: che, il quale, la quale, i cui, che, chi, ecc. Ad esempio:

Oggi sono andata da Paolo, il quale si è trasferito in un attico;
Matteo ha fatto un regalo alle sue amiche,che erano felicissime.

1 Da notare, per non fare confusione, che una stessa congiunzione può ricoprire diverse funzioni logiche, a seconda della frase in cui è collocata.

Testo su Italiano

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