Cos'è un business model? È lo strumento concettuale che si utilizza per organizzare l'attività dell'azienda: in altri termini, illustra cosa essa produce, come lo produce, per chi e con quali risorse. Identifica i clienti a cui si vuole rivolgere, i fornitori da cui ottiene le materie necessarie per il ciclo produttivo, le caratteristiche del processo di produzione che vuole realizzare.
I modelli di business variano sensibilmente non soltanto a seconda del settore considerato, ma anche all'interno dello stesso settore. Ad esempio, consideriamo il mercato degli smartphone: Samsung utilizza lo stesso business model di Apple? No di certo. Apple produce soltanto cellulari di altissima gamma (sopra i 500 euro), su cui ottiene un ampio margine (il margine è la differenza tra prezzo di vendita e costo di produzione), mentre Samsung è attiva in tutte le fasce del settore e quindi produce anche smartphone economici (sotto i 200 euro). Apple punta a creare un prodotto esclusivo, uno status symbol: non contano solo le caratteristiche tecnologiche, ma anche la reputazione derivante dal possedere un iPhone.
Dal momento che il modello di business delinea l'organizzazione dell'azienda in tutti i suoi aspetti, il prezzo è solo uno dei fattori che possono variare. Prendiamo il caso del mercato automobilistico: in cosa si differenzia il modello di business della Fiat da quello della Ferrari? Il prezzo di una Fiat 500 è molto diverso da quello di una Ferrari California, ma questo è dovuto alla radicale diversità dei due processi produttivi. La Fiat si rivolge al mercato di massa e quindi produce centinaia di migliaia di esemplari; ogni modello Ferrari invece è prodotto in poche centinaia di unità per un pubblico ultra-elitario.
Sappiamo, quindi, che il modello di business di un'azienda ci permette di conoscere i suoi “connotati”: lo scopo della sua attività, il modo in cui intende realizzarlo, il destinatario del suo sforzo imprenditoriale. Dobbiamo ora scendere nel dettaglio ed analizzare gli elementi che compongono il modello.