Con "teatro elisabettiano" si intende la produzione drammatica che ebbe luogo in Inghilterra dal 1576, anno di costruzione del primo teatro, al 1642, anno in cui il parlamento puritano ordinò la chiusura dei teatri.
Il teatro elisabettiano rappresentò il più importante fenomeno culturale dell’Inghilterra rinascimentale, sia perché celebrava la potenza della nazione, sia perché offriva un intrattenimento molto popolare, accessibile a qualsiasi classe sociale. Rappresentò anche un’evoluzione nelle arti teatrali: prima dell’avvento dei teatri le compagnie si esibivano in luoghi pubblici, come i cortili delle locande, ma quando nel 1574 le rappresentazioni pubbliche furono bandite perché considerate immorali dai puritani, si costruirono dei teatri fuori dalla cerchia cittadina, nelle cosiddette Liberties. Il primo teatro, The Theatre, fu costruito nel 1576, a esso seguirono The Curtain (1577), The Rose (1587), The Swan (1595) e The Globe (1599).
La struttura di questi teatri era quasi circolare, il tetto copriva solo il perimetro dell’edificio, cioè sopra alle galleries, dove gli spettatori si potevano sedere al costo di 2 penny. I groundlings invece, ovvero gli spettatori che pagavano solo 1 penny e stavano in piedi, non avevano un tetto sulla testa ed erano quindi esposti alle intemperie. La platea era partecipe e movimentata: il pubblico parlava, mangiava, beveva e commentava ad alta voce ciò che avveniva sul palco. Un palco chiamato apron stage, ovvero "a grembiule", dato che era aggettante verso il pubblico. Alle spalle vi era l’inner stage, dove si svolgevano le scene in interni o dal quale si rivelavano personaggi particolari, e l’upper stage, una sorta di balcone dove potevano stare i musicisti o gli spettatori ma che veniva anche usato per rappresentare le scene che dovevano svolgersi su due livelli (come la celebre scena del balcone nel Romeo e Giulietta).
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Il teatro elisabettiano: struttura e caratteristiche
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