Introduzione
Orgoglio e Pregiudizio è senz’altro il più noto romanzo di Jane Austen, ed è tra i romanzi più conosciuti e letti al mondo. Tra le tematiche principali di Orgoglio e Pregiudizio - tutte sviluppate dalla tipica ironia della scrittrice - si possono indicare il percorso di formazione e maturazione di una giovane donna (Elizabeth Bennet, detta Lizzy, una giovane ventunenne che Jane Austen tratteggia cogliendone le molteplici sfumature psicologiche e caratteriali), la presa di coscienza da parte dei protagonisti degli errori e delle false convinzioni che li condizionano nei rapporti con gli altri (dall'"orgoglio" di Darcy al "pregiudizio" di Elizabeth...), la rappresentazione dello stile di vita della classe media inglese di inizio Ottocento. Centrali, come negli altri romanzi dell'autrice, sono sempre l'amore, nelle sue diverse declinazioni, e il matrimonio.
Trama
Il romanzo si apre con l’arrivo di un ricco scapolo, Mr. Bingley, a Netherfield, una tenuta nei pressi di Longburn, dove vive la famiglia Bennet, composta da moglie e marito e cinque figlie tutte nubili e in età da marito. La signora Bennet è immediatamente eccitata dall’arrivo di Mr. Bingley poiché spera di accasare una delle figlie. Un ballo è l’occasione per i Bennet di fare la conoscenza dei Bingley; Mr. Bingley e Jane, la primogenita dei Bennet, sviluppano subito un’intesa. Al contrario l’amico Mr. Darcy appare, a una prima impressione, un uomo freddo e molto orgoglioso e viene subito mal visto da Elizabeth, la secondogenita dei Bennet. Poche settimane dopo Mr. Collins, un curato che erediterà la tenuta dei Bennet, visita la famiglia e propone a Elizabeth di sposarlo. Questa rifiuta, suscitando l’ira della madre, e Mr. Collins ripiega allora su Charlotte Lucas, amica delle sorelle Bennet, che accetta.
Intanto Mr. Darcy ha compreso che l’amico Bingley si sta innamorando di Jane e cerca di dissuaderlo. Bingley lascia allora Netherfield per tornare a Londra, spezzando il cuore di Jane. Elizabeth è convinta che sia tutta colpa di Darcy e questo inasprisce il suo odio verso di lui. In primavera Elizabeth visita l’amica Charlotte e i tre sono invitati nella tenuta di Lady Catherine de Bourgh, zia di Mr. Darcy. Quest'ultimo arriva in visita e inaspettatamente propone a Elizabeth di sposarlo. Lei però rifiuta accusandolo di aver rovinato la loro felicità convincendo Bingley ad allontanarsi da Jane e muovendogli anche delle accuse riguardanti alcuni suoi trascorsi che le sono stati narrati dall’ufficiale Wickham. Mr. Darcy è scioccato e per spiegare le proprie ragioni scrive una lunga lettera nella quale confessa che ha allontanato l’amico da Jane poiché convinto che questa non lo amasse, non avendo mai dimostrato eccessivo trasporto (che in realtà era dovuto solo timidezza e riservatezza).
Elizabeth comprende di averlo giudicato in modo errato e alcuni mesi dopo, durante un viaggio nel Derbyshire con gli zii si trova a visitare Pemberley, la tenuta dei Darcy. E a sorpresa arriva Mr. Darcy, che avrebbe dovuto essere in viaggio e che si comporta con molto garbo e gentilezza. Improvvisamente, però, arriva la notizia che Lydia, la più giovane delle sorelle Bennet, è fuggita con Mr. Wickham. Elizabeth è disperata perché pensa che la famiglia non si laverà mai di dosso una simile vergogna. I due vengono invece presto rintracciati; Elizabeth scopre così che è stato Darcy a trovare i due e a negoziare il matrimonio a proprie spese. Nel frattempo Mr. Bingley torna a Netherfield e chiede la mano di Jane, che ovviamente accetta, così come Elizabeth accetterà finalmente la rinnovata proposta di matrimonio di Mr. Darcy.
Bibliografia:
Testi
- J. Austen, Pride and Prejudice, Ware, Wordsworth Classics, 1992.
- J. Austen, Orgoglio e Pregiudizio, traduzione di F. Pivano, Torino, Einaudi, 2007.
Critica
- P. Bellman Nerozzi, Jane Austen, Bari, Adriatica, 1973.
- A. Cattaneo, A Short History of English Literature, Milano, Mondadori, 2011.
- N. Marsh, Jane Austen: the novels, London, MacMillan, 1998.
- P. Pascoe, Pride and Prejudice: York notes, London, Longman, 2010.
- M. Praz, Storia della letteratura inglese, Firenze, Sansoni, 1994.
- C. Tomalin, Jane Austen: a life, London, Viking, 1997.