A cura di Lisa Vozza;
Scientific Officer presso l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC). Autrice di "I vaccini dell'era globale. Come si progettano, da che cosa ci difendono, perchè sono sicuri", con Rino Rappuoli (Zanichelli, 2009), "Nella mente degli altri. Neuroni specchio e comportamento sociale", con Giacomo Rizzolatti (Zanichelli, 2007) e "Si può curare" con Sylvie Mènard (Mondadori, 2008).
Perchè parlare oggi di vaccini? Perchè i vaccini sono una straordinaria ragione di ottimismo sulla nostra capacità di difenderci dalle malattie. Costano poco, salvano miliardi di vite umane, sono più efficaci e sicuri delle migliori medicine. Ci sono parecchi miti da sfatare. E ci sono grandi novità nel modo in cui si concepiscono e si producono questi preparati.
«Isola il germe, uccidilo, iniettalo» è il principio empirico usato fin dai tempi di Pasteur per fabbricare vaccini contro microrganismi temibili ma stabili. Grazie alle conoscenze sul genoma oggi si riesce a rendere inoffensivi anche i germi «instabili», che parevano impossibili da prevenire a causa dei loro ingegnosi e frequenti travestimenti. E le nuove vaccinazioni sono più efficaci, sicure, rapide ed economiche rispetto ai preparati del passato.
Molto però resta ancora da fare per la salute del mondo globale. Antichi bacilli e nuovi virus si spostano in jet, non si fermano ai controlli di frontiera e sviluppano resistenze contro le terapie correnti. Nei Paesi poveri si continua a morire di malattie evitabili, mentre in Occidente vecchie infezioni e contagi emergenti minacciano la stabilità di una società che avanza negli anni. Su queste sfide si sta cimentando la vaccinologia del ventunesimo secolo.
Data di registrazione: Lunedi' 16 novembre 2009 alle 21.00
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