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Microdata e HTML5: aiutiamo i motori di ricerca a capire il nostro contenuto

Prima ancora di iniziare a scoprire l’argomento di questa lezione ho una domanda da porti:

Cosa stai facendo per aiutare i motori di ricerca a capire il messaggio del tuo contenuto?

Magari mi risponderai dicendomi che hai iscritto il tuo sito web nelle più grandi directory web, hai una struttura HTML che rispetta le ultime tecniche SEO e, anche, che il tuo sito si carica in meno di 2 secondi. Ok, d’accordo, queste sono tutti passaggi per indicizzare al meglio il tuo sito, ma che cosa sa Google sul tuo contenuto?

Ti sto ponendo questa domanda perché grazie alla nuova versione di HTML non soltanto abbiamo avuto a disposizione nuovi elementi semantici che aiutano a capire la struttura del tuo sito web, ma sono stati anche introdotti degli attributi che aiutano i motori di ricerca a capire l’argomento del tuo contenuto.

Molto spesso capita di scrivere su internet e di utilizzare un nome che, nella vita reale, assume più significati, prendiamo ad esempio la parola apple. Come fa un computer a capire se stiamo parlando del frutto oppure della società che costruisce computer? 

Per un essere umano questa distinzione è molto semplice, basta proseguire nella lettura del testo e saremo in grado di capire a cosa si riferisce l’autore; ma un computer, che non possiede queste conoscenze linguistiche, come fa a capire a quale apple ci stiamo riferendo?

NB: utilizzo un termine in inglese soltanto perché non mi è venuto in mente un termine in italiano, ma la possibilità di confondere il computer è la stessa ;)

Utilizziamo i microdata

Gli sviluppatori HTML si sono posti molto spesso queste domande ed hanno concluso che la soluzione migliore per passare questo tipo di informazioni era quello di andare a creare dei nuovi attributi che permettessero di far capire, anche ai computer, quale fosse l’argomento del testo.

Gli attributi che possiamo utilizzare sono essenzialmente tre:

  • itemscope - ci permette di dichiarare che il contenuto racchiuso all’interno dell’elemento HTML è di un determinato tipo;
  • itemtype - da usare in combinazione con il precedente, permette di specificare il tipo di contenuto che viene racchiuso all’interno dell’elemento;
  • itemprop - questo è invece l’attributo che permetterà di specificare il tipo preciso di informazione che stiamo inserendo.

Un pò confusi non è vero? Nessun problema, sono qua a posta per spiegarti tutto più nel dettaglio.

I valori dei microdata

La cosa più interessante che portati dai microdata è la possibilità di specificare il tipo di contenuto che stiamo affrontando grazie all’uso dell’attributo itemtype. Anche se non ti era stato detto precedentemente, con questi attributi potrai specificare un particolare dizionario che aiuterà i computer nel loro lavoro di comprensione.

Esistono vocabolari per ogni tipo di elemento, eventi, persone, luoghi, aziende e ancora molti altri che potrai consultare comodamente a questo indirizzo. Ma per comprendere al meglio questi elementi, conviene fare un esempio.

Diciamo che voglio descrivere una persona, me stesso. All’interno di una pagina contatti molto
probabilmente andrei ad inserire quanto segue:

Come potete vedere, niente di particolare, semplice HTML. Ma a questo punto, i motori di ricerca farebbero ancora fatica a capire che tipo di contenuto gli è stato fornito.

Andiamo a vedere come cambierebbero le cose se utilizzassimo i microdata:

Come potete vedere, adesso il nostro markup è pieno di informazioni che i computer sapranno digerire. All’interno del vocabolario Person, indicato da itemtype, ci sono le definizioni per tutti gli itemprop presenti nella pagina, in questo modo, i computer saranno in grado di definire l’argomento trattato e utilizzare le informazioni a dovere.

Questo è stato un piccolo esempio, ma dovrebbe essere bastato per farvi capire che utilizzare i microdata è una cosa semplicissima e, se lo fate, aiuterà non poco i motori di ricerca a farvi trovare dalle ricerche più attinenti al vostro argomento.