1924
10 giugno 1924: il deputato socialista Giacomo Matteotti, che ha denunciato in un discorso alla Camera del 30 maggio i brogli e le violenze fasciste nelle elezioni di aprile, viene rapito e ucciso da sicari del regime mentre si reca a Montecitorio. La "secessione dell'Aventino" da parte delle forze democratiche e il successivo ritrovamento del cadavere (16 agosto) segnano un periodo di breve crisi per il potere mussoliniano.
1925
3 gennaio: In un celeberrimo discorso alla Camera dei Deputati, Mussolini si assume "la responsabilità politica, morale, storica" del delitto Matteotti.
14 gennaio: La Camera promulga una serie di leggi (le "leggi fascistissime") che danno il via alla vera e propria dittatura fascista in Italia.
1 maggio: Su invito di Giovanni Amendola, Benedetto Croce pubblica sul quotidiano "Il Mondo" il Manifesto degli intellettuali antifiascisti, cui aderiscono personalità quali Antonio Banfi, Luigi Einaudi, Piero Calamandrei, Emilio Cecchi, Carlo Linati, Attilio Momigliano e Gaetano Salvemini.
4 novembre: Fallisce l'attentato a Mussolini organizzato da Tito Zaniboni, deputato socialista e massone.
1926
15 febbraio: l'intellettuale ed editore Piero Gobetti, da poco riparato a Parigi, muore per le conseguenze dei pestaggi fascisti.
Tra aprile e ottobre si susseguono tre attentati a Benito Mussolini, tutti falliti, ad opera dell'aristocratica inglese Violet Gibson (7 aprile), dell'anarchico Lucetti (11 settembre) e di Anteo Zamboni (31 ottobre), anch'egli anarchico.
5 novembre: vengono sciolti i partiti di opposizione ed abolita la libertà di stampa.
8 novembre: il deputato comunista Antonio Gramsci viene arrestato e recluso a Regina Coeli. Gramsci verrà condannato nel giugno dell'anno successivo a scontare vent'anni di carcere.
1929
agosto: i socialisti Carlo Rosselli ed Emilio Lussu fondano a Parigi il movimento “Giustizia e Libertà”.
1930
ottobre: entrata in vigore del codice penale e processuale Rocco, che, pur di impronta liberale, reintroduce nell'ordinamento giuridico la pena di morte.
1936
18 Luglio: scoppia la guerra civile in Spagna, e Hitler e Mussolini si schierano a fianco del generale Francisco Franco, ostile al governo legittimo. Le forze antifasciste si coalizzano nel Fronte Popolare. La guerra terminerà con il successo di Franco nell'aprile del 1939.
1937
27 aprile: dopo una lunga detenzione e le violenze subite in carcere, Antonio Gramsci muore a Roma per emoraggia cerebrale.
9 giugno: i militanti antifascisti Carlo e Nello Rosselli sono uccisi a Bagnoles-de-l'Orne (Francia) da militanti dell'estrema destra francese, su mandato dei servizi segreti fascisti.
1939
1 settembre: la Germania invade la Polonia, dando il via al secondo conflitto mondiale.
1943
25 luglio: nella seduta del Gran Consiglio del fascismo, Mussolini viene sfiduciato e il potere torna nelle mani del Re (ordine del giorno Grandi). Il duce è arrestato e il governo passa al generale Badoglio, che apre le trattative con gli anglo-americani.
8 settembre: l'Italia firma l'armistizio con le potenze alleate. Nell'esercito, senza guida e senza indicazioni, si verificano casi di resistenza alle truppe tedesche, che occupano militarmente la penisola.
9 settembre: a Roma gli esponenti dei sei principali partiti antifascisti – Pci, Psiup, Dc, Pli, Pda, Democrazia del lavoro - fondano il CLN, Comitato di liberazione nazionale, e si pongono alla guida dell'Italia democratica, come alternativa non solo agli occupanti tedeschi, ma anche al re e al governo Badoglio, rifugiatisi a Brindisi.
12 settembre: Mussolini è liberato sul Gran Sasso da reparti speciali dell'esercito tedesco, e costituisce la Repubblica Sociale Italiana, Repubblica di Salò. Nello stesso mese, hanno luogo i primi eccidi nazisti di popolazione civile (a Boves, nel Cuneese, e a Meina, sul Lago Maggiore) e cominciano a formarsi le prime bande irregolari di partigiani.
ottobre: costituzione a Milano del primo reparto delle "Brigate Garibaldi", di ispirazione comunista, cui si aggiungeranno poi, nelle diverse aree dell'Italia centro-settentrionale, altre formazioni (quelle di "Giustizia e Libertà" comprendenti anche gli esponenti del nuovo "Partito d'Azione", le "Brigate Matteotti" di ispirazione socialista, gruppi autonomi di cattolici, liberali, monarchici ed anarchici).
1944
dicembre 1943 - gennaio 1944: inizio delle rappresaglie nazifasciste contro la popolazione civile in seguito alle azioni di guerriglia partigiana.
31 gennaio: il CLN di Milano, sotto il nome di Clnai (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) si pone al comando di tutte le operazioni partigiana nell'Italia settentrionale occupata.
18 febbraio: il bando Graziani stabilisce la pena di morte per chi non si arruola nell'esercito della Repubblica di Salò.
24 marzo: in reazione all'attentato di via Rasella a Roma (in cui un gruppo partigiano uccide 32 soldati tedeschi), i nazisti, guidati dall'ufficiale delle SS Herbert Kappler, massacrano 335 persone alle Fosse Ardeatine.
27 marzo: rientro in Italia di Palmiro Togliatti. il 24 aprile si costituisce a Salerno un governo di unità nazionale per l'accordo tra le forze politiche antifasciste del CLN, la monarchia e il generale Badoglio ("svolta di Salerno")
4 giugno: liberazione di Roma. Vittorio Emanuele III nomina Umberto II, il "re di maggio", luogotenente del Regno.
giugno: le brigate partigiane, già coordinate dal Cln Alta Italia, istituiscono un comando unificato dal punto di vista militare (CVL, Corpo Volontari per la Libertà).
12 agosto: le truppe tedesche circondano il paese di Sant'Anna di Stazzema e massacrano 560 civili, per lo più donne, anziani e bambini. I tedeschi continuano i massacri nei paesi vicini per tutto il mese di agosto.
1 settembre: dopo una durissima battaglia il Cln toscano libera Firenze.
10 settembre: liberando la Val d'Ossola, i partigiani danno vita ad una delle principali "repubbliche partigiane".
29 settembre-5 ottobre: strage di Monte Sole, presso Marzabotto. Dopo violentissimi scontri con la formazione partigiane della Brigata "Stella rossa", le rappresaglie naziste, coordinate dall'SS Walter Reder, portano al massacro di 1830 civili, tra cui moltissime donne e bambini.
ottobre-novembre: l'offensiva alleata si arresta lungo la Linea Gotica; il "proclama" del generale inglese Alexander invita i partigiani ad abbandonare le operazioni su vasta scala contro gli occupanti nazifascisti, e ad attendere la ripresa delle operazioni.
dicembre: accordo tra il Clnai e le forze alleate che occupano l'Italia centro-meridionale, per ricevere aiuti militari in cambio della promessa dello smantellamento delle brigate partigiane una volta terminate le ostilità. Bonomi, a capo del governo, identifica nel Clnai il rappresentante del governo nell'Italia occupata dai tedeschi.
1945
29 gennaio: accordo tra il governo Bonomi e il Clnai per un piano di insurrezione generale, mentre i nazifascisti procedono al lento ritiro.
21-23 aprile: liberazione di Bologna.
24-25 aprile: il Clnai decreta lo stato d'insurrezione generale e le maggiori città del nord Italia vengono liberate dalle forze partigiane. Milano è liberata il 25 aprile, tra il 26 e il 28 i partigiani entrano anche a Torino e Genova. Gli alleati procedono all'occupazione della pianura padana.
27 aprile: Benito Mussolini è arrestato da una Brigata Garibaldi a Giulino di Mezzegra, presso Dongo, mentre tenta di fuggire. Viene fucilato con la compagna Claretta Petacci il 28, e i corpi sono appesi, insieme con quelli di altri esponenti fascisti, a Piazzale Loreto a Milano il 29 aprile.
2 maggio: viene diffuso il proclama di resa totale dell'esercito tedesco in Italia.