Astronomia: l'universo, le galassie e le stelle

Info sul Corso

Chi di voi non è mai rimasto affascinato volgendo lo sguardo allo spettacolo della volta celeste?
L’astronomia, la scienza che studia l’universo e le stelle, non è riservata solo agli scienziati ma è una materia che affascina moltissime persone. E anche le osservazioni fatte da un dilettante possono fornire dati utili agli osservatori astronomici.
Questo corso affronta temi dell’astronomia come la luminosità e la magnitudine delle stelle, gli spettri elettromagnetici, l’effetto Doppler, fino al racconto di come nasce e muore una stella. Vengono descritti, inoltre, i sistemi di coordinate astronomiche e i concetti ad essi correlati (zenit, nadir, asse celeste, equatore celeste, azimut),  l’origine (Big bang) e l’evoluzione dell’universo.
L’obiettivo è quello di fornire degli strumenti di base per sapersi orientare davanti allo spettacolo più grandioso che tutti i giorni (o meglio le notti) si ripresenta ai nostri occhi.

I contenuti sono a cura di Vincenzo Belluomo, Stefano Bertacchi e Marco Guglielmino. 

 

Image credit: NASA, JPL-Caltech, WISE Team - http://apod.nasa.gov/apod/ap110414.html

Domande
Bella risposta, tuttavia si fa un po' di confusione fra atomi e nuclei. Gli atomi sono composti da nuclei ed elettroni, tuttavia a quelle condizioni di temperatura e pressione gli elettroni si separano dal nucleo e formano un caldo plasma, gli atomi non esistono proprio. Inoltre tutti i processi di trasformazione coinvolgono non gli atomi per intero, ma solo la loro componente nucleare. Le stelle leggere non "muoiono" in oggetti inerti come sembra lasciare intendere, ma in nane bianche. Se la stella è veramente poco massiva (0.1 Masse solari) allora non riesce a innescare le reazioni di nocciolo di tripla fusione dell'Elio e andare in gigante rossa, queste stelle vivono per trillioni di anni lentamente convertendo gradualmente l'idrogeno in deuterio e il deuterio in elio in equilibrio termodinamico e si suppone moriranno in nane bianche di elio (non anora osservate, dato che l'età dell'universo di 13 miliardi di anni è molto più breve della vita di queste stelle). Se la stella è leggermente più massiva comunque genera un core di processi di fusione "forte", generalmente generazione di Elio e un minimo di tripla fusione dei nuclei di elio in Carbonio, e anch'essa tramuta gradualmente in una nana bianca leggera senza andare in fase gigante rossa. Infine 8 masse solari non è un limite netto oltre il quale la stella esplode in supernova, ma una media (che se proprio bisogna considerare una media, secondo le ultime simulazioni è più 9 masse solari). L'evento scatenante non è semplicemente la massa della stella, ma la massa e composizione del core. Stelle con più di 10 masse solari costituiscono un core inerte di Ferro e Silicio che collassa su se stesso quando supera 1.4 Masse Solari che è il limite per cui la pressione degli elettroni riesce a sostenere il collasso gravitazionale (Massa di Chandrasekar). Stelle con meno di 10 masse solari non hanno le condizioni per produrre grandi quantità di Ferro e metalli. Al di sotto di 8 Masse Solari la stella muore come nana bianca, ma fra 8 e 10 masse solari sono processi di cattura elettronica a innescare la supernova e non la deposizione di materiale. Meno elettroni, meno pressione, collasso imminente. Inoltre sarebbe carino anche specificare che alcune supernove e processi possono essere generate dopo la "morte" della stella. In sistemi binari oggetti massivi innescano interessanti dinamiche di accrescimento, a volte generando tipologie di supernove peculiari (di tipo 1a) di luminosità parecchio costante che sono le "candele standard dell'universo" e hanno valso il Nobel a Perlmutter qualche anno fa. Infine anche il capitolo nucleosintesi, e come questi processi nucleari all'interno delle stelle costruiscano la varietà di elementi che permette l'esistenza di pianeti, asteroidi, e vita credo sia una parte importante e interessante. Grazie per il servizio.