Acrostico
Definizione
Componimento poetico (dal greco akròs, “estremo” e stìkos, “verso”) in cui le lettere iniziali di ogni verso prese verticalmente formano un nome o una frase di senso compiuto.
Spiegazione ed esempi
L’acrostico è un gioco linguistico le cui tracce si ritrovano già in testi babilonesi, nei Salmi, nella letteratura ellenistica (ad esempio, in Arato di Soli, III-II secolo a.C.) e poi latina (in alcune commedie di Plauto); diffuso anche nella letteratura cristiana medievale, l’acrostico viene utilizzato pure nella Amorosa visione di Giovanni Boccaccio per svelare il nome dell’amata Maria d’Aquino attraverso i capoversi di ciascuna terzina del componimento. Celebre l’acrostico politico d’età risorgimentale “Viva V.E.R.D.I.” dove la lode al compositore Giuseppe Verdi (1813-1901) nascondeva il motto “Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia” contro l’occupazione austriaca.
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