Iperbole
Definizione
L’iperbole (dal greco hyperbolé e dal successivo termine latino superlatio), è una figura retorica che consiste nell’esprimere per eccesso o per difetto il senso di una espressione o di un’immagine. Si contrappone all’understatement o, in parte, all’eufemismo, ed è spesso collegata all’adynaton.
Spiegazione ed esempi
L’iperbole si può trovare sia in espressioni comuni e colloquiali (basti pensare a “ti amo alla follia”, “arrivo in un secondo!” oppure “non ha capito una briciola di quello che gli ho detto”), sia in contesto letterario, da Petrarca (Erano i capei d’oro a l’aura sparsi, v. 12: “Uno spirto celeste, un vivo sole”), a Boccaccio (nella prima novella del Decameron, Ciappelletto è il “piggiore uomo forse che mai nascesse”), da Parini a Montale (Ho sceso dandoti il braccio, v. 1: “ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”).
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